Non è la prima volta che Abigail Disney, pronipote di Roy O. Disney (che cofondò The Walt Disney Company nel 1923) ed erede dell’omonimo franchising, si schiera dalla parte dell’ambiente.
Ma è sicuramente la prima volta che viene arrestata, insieme ad altre tredici persone, durante una protesta contro l’uso di jet privati all’aeroporto di East Hampton, usato esclusivamente per fare atterrare i ricchi che lì hanno la loro seconda casa. “A 63 anni non erano ancora state registrate le mie impronte o scattata la mia foto, e quindi mi sono comportata così – scrive su Twitter – Perché l’ultima cosa di cui ha bisogno questo pianeta sono i miliardari che emettono gas serra solo per raggiungere le loro ville lussuose”.
Alla protesta hanno partecipato gli ambientalisti di New York Communities for Change, Planet Over Profit and Sunrise Movement NYC, che insieme a Disney hanno creato una catena umana davanti all’ingresso del parcheggio dell’aeroporto per impedire l’entrata e l’uscita, legandosi con lacci in plastica e tubi che gli agenti sono stati costretti a segare.
“So bene che è difficile rinunciare a certi lussi, avendo avuto il privilegio di utilizzare jet privati. Ma so anche che è finito il tempo di emettere gas serra in questo modo solo per il nostro comfort personale”, ha dichiarato Disney in una conferenza. “Gli eventi della scorsa settimana, le alte temperature, le inondazioni e la siccità in tutto il mondo dovrebbero togliere ogni dubbio una volta per tutte.

Agli Hamptons vive l’élite della società newyorkese: star hollywoodiane, figure di spicco del panorama politico, imprenditori: tutti trovano spazio tra le grandi ville con piscine private, campi da tennis e accessi diretti alle spiagge. Neil Patrick Harris, Alec Baldwin, Robert Downey Jr., Beyoncé e Jay-Z sono solo alcuni che hanno la seconda casa proprio nella zona vicina all’aeroporto. E sono gli stessi che viaggiano sui jet privati – il Bombardier Challenger 850 di Jay-Z è uno dei più costosi al mondo con un valore di 40 milioni di dollari.
Fra i trasporti, gli aerei sono i più inquinanti in assoluto. Su una media di 88 persone a viaggio, volare produce 285 grammi di CO2 per ogni chilometro percorso. In confronto, un’auto ne produce 42 per passeggero per chilometro. “L’1% dei più ricchi crea il doppio dell’inquinamento di quanto ne creerebbe anche solo il 50% dei più poveri”, spiega Disney. “È ora di un cambiamento radicale e questo è l’esempio più palese”.
All’inizio di quest’anno, dopo che Yard, un’azienda britannica che si occupa di sostenibilità, aveva pubblicato i risultati delle celebrities più inquinanti in base ai viaggi privati, Disney aveva puntato il dito contro Elon Musk e Kim Kardashian, ma anche contro tutti coloro che hanno partecipato alla COP27 recandosi in Egitto con il proprio aereo. A gennaio, Disney scriveva su Twitter: “Gli aeroporti sono posti difficili per le persone famose, lo capisco. Ma se le compagnie aeree creassero un servizio che accompagna i VIP con la security, dei controlli ad hoc e una sala per la privacy? Ancora non sarebbe abbastanza per farvi sentire a vostro agio?”
In realtà, esistono già compagnie aeree che si servono di classi lounge e business con qualsiasi tipo di comfort. La più famosa è la QSuite di Emirates, dove, oltre ad avere a disposizione l’accesso a internet, divanetti, tavolini e salotto in condivisione con bar, per creare un po’ di privacy attorno a ogni sedile è possibile utilizzare tendine simili a pareti divisorie.