Un terremoto di magnitudo 7,2 ha colpito l’Alaska nelle prime ore di domenica, provocando un allarme tsunami nelle regioni vicine. A dichiararlo è l’United States Geological Survey (USGS), secondo cui le scosse sono state avvertite in tutta la penisola dell’Alaska, nelle isole Aleutine e nelle regioni di Cook Inlet.
L’USGS aveva inizialmente parlato di una magnitudo di 7.4, rivedendola poi al ribasso e aggiungendo che la profondità del sisma è di circa 32,6 km rispetto ai 9,3 km iniziali.
Il Sistema di allerta tsunami degli Stati Uniti ha emesso un allarme tsunami per l’Alaska meridionale, la penisola dell’Alaska e le regioni del Pacifico vicine al terremoto.
L’Alaska è una regione tipicamente soggetta a terremoti, in quanto parte dell’anello di fuoco del Pacifico. Nel marzo 1964 fu colpita da un devastante terremoto di magnitudo 9,2 – che ad oggi rimane il più forte mai registrato in Nord America e che provocò ingenti danni alla capital Anchorage, oltre a scatenare uno tsunami che colpì il Golfo dell’Alaska, la costa occidentale degli Stati Uniti e le Hawaii.