La Death Valley, nella parte californiana del National Park, è conosciuta per essere il punto più caldo, più secco e più al di sotto del livello del mare del pianeta. Questo weekend le temperature potrebbero raggiungere i 54°C (130 F) – il record più alto è 56.6°C (134 F) datato luglio 1913. Ma non scoraggiano i turisti che, invece, sembrano proprio attratti dal caldo estremo. C’è chi, dopo aver corso sotto il sole, si scatta una foto vicino all’iconico termometro di Furnace Creek, come a dimostrazione dell’impresa appena portata a termine.
Da qualche giorno, l’amministrazione del parco ha lanciato l’allarme, consigliando di non allontanarsi troppo dall’aria condizionata della propria automobile, di bere molta acqua e di non mettersi a camminare dopo le 10 di mattina. In caso di insolazione, è fondamentale andare in ospedale o rimanere in un posto fresco per almeno ventiquattro ore. “Questo potrebbe rovinare il tuo viaggio e non vogliamo che accada!”, si legge sul sito ufficiale della Death Valley.
Paradossalmente è un territorio pieno di vita. Si inserisce nel complesso del parco nazionale sul confine fra California e Nevada. In inverno, le montagne intorno si ricoprono di neve e, in estate, certi sentieri passano dal deserto alle oasi ricche di piante e animali di diverse specie. È innegabile il livello di attrattività della Death Valley. Ma è necessario considerare anche i fattori estremi, come appunto le alte temperature. Sono in corso degli accertamenti, ma il caldo e la sconsideratezza potrebbero aver già causato le prime vittime. Sulla totalità di 424 parchi nazionali nel territorio statunitense, potrebbero aver perso la vita almeno quattro persone.
Gli Stati del sud stanno cercando di prendere le giuste precauzioni. Le amministrazioni dei parchi potrebbero decidere anche di chiudere o limitare i percorsi. Intanto è stato lanciato l’allarme generale per il caldo. In Arizona, dove da giorni le temperature non scendono sotto i 43 gradi, i ranger del Grand Canyon sconsigliano ai visitatori di inoltrarsi nei sentieri più interni perché le temperature potrebbero essere decisamente più alte. L’amministrazione del Big Bend National Park, in Texas, ha previsto una media di 43°C (110 F).