Non solo pura informatica. Secondo uno studio pubblicato su Nature, Google sta sviluppando un software specializzato in ambito medico e clinico. Una volta messo a punto, dovrebbe funzionare attraverso una chatbot, ovvero dare la possibilità agli utenti di scrivere domande su questioni mediche direttamente su una chat gestita da un’intelligenza artificiale.
Finora sono stati eseguiti numerosi test di prova coinvolgendo professionisti del settore sanitario, che hanno avuto risultati positivi. Per i ricercatori della Google Research, questa tecnologia chiamata Med-PaLM potrebbe diventare presto un valido supporto per medici e professionisti sanitari, perché il sistema funziona come un gigantesco archivio da cui attingere come aiuto nelle decisioni da prendere in sala operatoria.
Altro valore aggiunto di questo software è la velocità con cui gli ospedali possono consultare e reperire informazioni utili, cosa necessaria quando devono intervenire tempestivamente sui pazienti.
L’uso dell’intelligenza artificiale in questo ambito può avere però anche delle controindicazioni, come il rischio della disinformazione medica. Sebbene i dati dello studio rivelino che il bot è “affidabile quasi quanto un medico”, sono stati evidenziati diversi limiti che vanno ancora valutati e messi alla prova in modo pratico per essere considerati veramente affidabili.
Il programma di intelligenza artificiale funziona grazie alla vastità dei dati che possiede e alla capacità di combinare risposte a domande basate su ricerche di natura medica comunemente cercate on line, come malattie o sintomi. I medici coinvolti nello studio hanno giudicato valide il 92,6% delle risposte generate dal software e solo il 5,8% non valide o potenzialmente pericolose.