Incriminato per la truffa “del Muro” con il Messico, Steve Bannon è stato salvato dall’ex presidente Donald Trump che negli ultimi giorni alla Casa Bianca gli ha concesso il perdono presidenziale. Il “vizietto” però non lo ha perso e ora ha “bruciato” anche i suoi avvocati.
L’ex consigliere politico di Donald Trump è stato condannato a pagare quasi 500mila dollari allo studio legale Davidoff Hutcher & Citron che lo ha difeso in diversi processi.
Bannon sosteneva di aver già saldato i conti con 375mila dollari e chiuso i rapporti con lo studio nel gennaio 2022, ma i suoi ex avvocati non erano di questo avviso e lo hanno citato in giudizio, dimostrando di averlo difeso fino allo scorso novembre. Il giudice Arlene Bluth ha dato loro ragione e ora Bannon dovrà pagare altri 480 mila dollari.
L’avvocato Costello, dello studio Davidoff Hutcher & Citron, specializzato nei reati dei colletti bianchi, ha iniziato a difendere Bannon nel novembre 2020, quando fu accusato di frode dalla giustizia federale, per aver usato a fini personali il denaro raccolto per finanziare la costruzione di un muro anti migranti al confine col Messico. Il progetto “We Build the Wall” era una truffa per la quale i suoi soci sono stati tutti condannati a diversi anni di prigione. Migliaia di sostenitori dell’iniziativa che prometteva “un muro invalicabile” al confine con il Messico donarono 23 milioni di dollari per questa iniziativa. Steve Bannon venne arrestato dagli agenti federali a Bridgeport in Connecticut a bordo dello yacht “Lady May” di proprietà del miliardario cinese Guo Wengui, anche lui ora in prigione, ma per un’altra truffa miliardaria. L’allora presidente Donald Trump, di cui Bannon era stato consigliere, lo ha graziato pochi giorni prima di lasciare la Casa Bianca.
Bannon è stato difeso dall’avvocato Costello anche quando ha tentato di opporsi alla citazione della Camera per testimoniare sull’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, vicenda per la quale è stato condannato a quattro mesi. Ora è in attesa dell’appello. In questo procedimento Bannon è ora rappresentato da un altro avvocato, ma il ricorso in appello era stato faatto dal suo precedente avvocato che non ha pagato.
I guai giudiziari dell’ex guru politico di Donald Trump non sono finiti. La procura distrettuale di New York ha aperto il procedimento per la truffa della costruzione del Muro, poiché anche se Bannon era stato graziato per i reati federali, le persone che erano state truffate a New York si sono rivolte al tribunale statale per recuperare almeno parzialmente i soldi che avevano mandato a “We Build The Wall”. Per questo l’ex consigliere di Trump dovrà affrontare a marzo 2024 un processo per riciclaggio di denaro.
I rapporti tra Bannon e i suoi avvocati però sono difficili perché anche i due attorney che lo hanno difeso in questa vicenda giudiziaria hanno chiesto al magistrato di nominare un avvocato d’ufficio perché loro non vogliono difendere più Steve Bannon.
Il guru di estrema destra ha già annunciato che farà appello contro l’ingiunzione di pagamento ai suoi ex avvocati, ma in questo momento non trova un legale disposto a rappresentarlo.