L’etimologia di “Volodymyr” e “Vladimir” è la stessa (letteralmente “sovrano del mondo” o “sovrano della pace”), ma mai come ora il significato identifica esatti opposti. E per questo motivo è abbastanza clamorosa la gaffe di cui il presidente statunitense Joe Biden si è reso protagonista mercoledì, nell’ultimo giorno del vertice NATO a Vilnius.
In un incontro con il leader ucraino Volodymyr Zelensky, Biden ha infatti erroneamente chiamato il suo omologo “Vladimir” – propirio il nome di quel Putin contro cui l’Ucraina si sta difendendo in una sanguinosa guerra di logoramento.
“Vladimir e io… non dovrei essere così familiare”, ha detto Biden durante una conferenza stampa nella capitale lituana, cercando tuttavia di rimediare pochi secondi dopo. “Il signor Zelensky e io abbiamo parlato del tipo di garanzie che potremmo fornire nel frattempo quando sono stato in Ucraina e quando ci siamo incontrati in altri luoghi”, si è corretto l’inquilino della Casa Bianca, a pochi metri dal leader ucraino.
Non è la prima volta che Biden si confonde parlando di Ucraina. Durante il suo discorso sullo Stato dell’Unione del 2022, il presidente aveva confuso gli “ucraini” con gli “iraniani” (“Putin può circondare la [capitale] Kyiv con i carri armati, ma non riuscirà mai a conquistare il cuore e l’anima del popolo iraniano”), mentre in un’altra occasione aveva sostenuto che le truppe russe si stessero ritirando da Fallujah – che si trova in Iraq – intendendo invece Kherson, nel sud-est dell’Ucraina.