Waltine “Walt” Nauta, il fido assistente dell’ex presidente Donald Trump, è comparso questa mattina nel tribunale federale di Miami per rispondere delle accuse relative ai documenti top secret trovati a Mar-a-Lago.
Il rinvio a giudizio, inizialmente programmato per il 13 giugno, lo stesso giorno in cui è stato formalmente incriminato l’ex presidente, è stato rinviato due volte. La prima perché l’avvocato di Nauta non era abilitato ad esercitare nello stato della Florida, la seconda a causa della cancellazione dei voli per il maltempo.
Nauta questa mattina si è dichiarato “non colpevole”. L’avvocata Sasha Dadan che lo rappresenta ha chiesto al giudice Bruce Reinhart di non leggere i sei capi di imputazione che già erano stati notificati per aver preso parte al complotto per ostacolare la giustizia e per aver dichiarato il falso agli inquirenti federali.
Il pubblico ministero federale nella presentazione della richiesta di rinvio a giudizio ha affermato che Nauta ha aiutato Trump a nascondere documenti riservati che aveva portato nella sua residenza-resort a Mar A Lago in Florida dopo aver lasciato la Casa Bianca nel gennaio 2021. Il pubblico ministero ha affermato che Nauta ha ripetutamente mentito agli agenti dell’Fbi. In tutto il rinvio a giudizio è durato poco più di 10 minuti.
Trump si è dichiarato non colpevole dei capi d’accusa, tra cui cospirazione per ostacolare la giustizia, complotto per nascondere i documenti top secret, e 31 incriminazioni per aver intenzionalmente negato di avere documenti con informazioni sulla difesa nazionale. L’ex presidente ha negato qualsiasi illecito, definendo il caso come una “interferenza elettorale” per cercare di bloccare la sua candidatura alla nomina presidenziale repubblicana del 2024.

Walt Nauta, un veterano della Marina, è stato un assistente alla Casa Bianca durante la presidenza di Trump. È diventato poi l’aiutante personale di Trump nell’agosto 2021.
Nell’atto di accusa il pubblico ministero ha affermato che Nauta ha cospirato con Trump per consentire all’ex presidente di tenere il materiale riservato dopo aver lasciato la Casa Bianca. Nauta ha spostato scatole di documenti e altri oggetti su istruzione dell’ex presidente, hanno affermato gli inquirenti federali affermando che le immagini delle telecamere di sicurezza mostrano che Nauta ha prelevato 64 scatole da una stanza, ma solo 25 sono state restituite agli agenti.
Dopo la perquisizione dello scorso agosto gli investigatori hanno affermato di aver trovato più di 100 documenti classificati a Mar-a-Lago dopo che Trump aveva affermato di aver consegnato tutti i documenti riservati.
A novembre, il procuratore generale Merrick Garland ha nominato Jack Smith come consigliere speciale per supervisionare le indagini sia sul materiale top secret portato via dalla Casa Bianca e nascosto a Mar A Lago, sia sul ruolo dell’ex presidente nel tentativo insurrezionale del 6 gennaio 2021.
Prima dell’udienza di questa mattina il giudice Reinhard aveva desecretato alcune parti del rinvio a giudizio di Walt Nauta che precedentemente erano state censurate su richiesta dell’FBI. Nella richiesta fatta dall’Fbi al magistrato per ottenere il mandato di perquisizione nella residenza di Mar-a-Lago ad agosto dello scorso anno viene messo in evidenza che i filmati di sorveglianza avevano ripreso Walt Nauta che spostava scatoloni di documenti nel seminterrato della residenza-resort due giorni prima che gli inquirenti federali avevano preso appuntamento con gli avvocati di Trump per prendere i documenti riservati che non erano stati restituiti.

“Le riprese video sono la prova che i documenti sono stati spostati dopo che gli inquirenti federali avevano informato gli avvocati dell’ex presidente che sarebbero andati a prendere i documenti”, afferma l’affidavit. Quando gli agenti federali sono andati a Mar A Lago l’avvocato di Trump Evan Corcoran “ha dichiarato di essere stato avvisato che tutti i documenti che provenivano dalla Casa Bianca erano conservati in un luogo sicuro in un magazzino di Mar-a-Lago”.
Feroci le accuse di Trump agli inquirenti. “Man mano che salgono i numeri dei miei sondaggi i comunisti, i marxisti diventano sempre più pazzi con le loro ridicole accuse di piani e complotti di interferenza elettorale, tutti controllati da un DOJ/FBI fuori controllo e molto corrotto” ha scritto l’ex presidente sul suo sito web Truth Social.
L’ex Presidente ha poi preso lo spunto dalla cocaina ritrovata nella West Wing della Casa Bianca per insinuare che fosse destinata a Joe Biden o al figlio Hunter, che in passato ha avuto problemi di dipendenza. Secondo Trump, comunque i media americani, i “fake news media”, inizieranno presto a scrivere che la polvere trovata non era una droga, ma un’aspirina macinata, che era “molto piccola”, e l’intera storia sarà presto “ridotta a zero”.
La sostanza era stata trovata nei giorni scorsi in un’area aperta al pubblico e vicino al luogo in cui ai visitatori viene chiesto da lasciare i cellulari prima di iniziare il tour della Casa Bianca. Ieri la portavoce del presidente, Karine Jean-Pierre, aveva spiegato che il luogo nel quale è stata trovata la sostanza “è molto trafficato”, e che “Biden, la First Lady e la loro famiglia non erano presenti alla Casa Bianca quando è stata trovata la cocaina” dagli agenti del Secret Service.