Si era separata dal resto del gruppo per una piccolo cammino in solitaria. Eppure ci sono voluti due giorni e mezzo per ritrovare la 16enne Esther Wang, dispersasi nell’immenso Golden Ears Park della British Columbia – quasi 60.000 ettari di natura incontaminata nel sud-ovest del Canada (al confine con lo Stato americano di Washington).
Secondo le autorità, intorno alle 15.00 di martedì la giovane si era allontanata dagli altri lungo il percorso dell’East Canyon. Qualche minuto dopo il leader del gruppo si è reso conto della sua assenza e ha subito avvertito il personale del parco, che a sua volta ha allertato la polizia.
In tutto ben sedici squadre sono state impiegate nella ricerca di Wang durante i due giorni di scomparsa. Alla fine, dopo ore di apprensione, è stata ritrovata intorno alle 21.30 di giovedì sera, mentre stava ripercorrendo al contrario lo stesso sentiero in cui si era persa.
“È in salute, è felice ed è con la sua famiglia”, ha dichiarato in un comunicato il sovrintendente della Royal Canadian Mounted Police, Wendy Mehat.
Wang si sarebbe persa dopo aver sbagliato strada scendendo dalla montagna, secondo quanto raccontato a City News dal sergente maggiore Keith Schendel. Con una scorta di cibo e acqua, la giovane è riuscita a trascorrere due notti sulla montagna prima di seguire un corso d’acqua che l’ha riportata sul sentiero.
“Sta bene, è solo estremamente affaticata e dolorante, morsa dalle zanzare. Quindi si prenderà un po’ di tempo per riposare e poi capiremo più dettagliatamente dove sono state prese le strade sbagliate e tutto il resto”.