Il 23enne Anderson Lee Aldrich è stato condannato all’ergastolo dopo essersi dichiarato colpevole di aver ucciso cinque persone nella sparatoria avvenuta nel novembre 2022 in un bar gay di Colorado Springs.
Nell’ambito di un accordo con l’accusa che ha evitato quello che avrebbe altrimenti potuto essere un lungo processo, Aldrich si è dichiarato colpevole di cinque capi d’accusa per omicidio volontario e di 46 capi d’accusa per tentato omicidio presso il tribunale statale del Colorado – negando tuttavia l’aggravante del pregiudizio.
Le indagini hanno rivelato che il 23enne aveva un sito con video neo nazisti e, secondo le testimonianze dei suoi amici, insultava spesso i gay, anche quando giocavano ai videogiochi.
Lo scorso 19 novembre 2022, Aldrich ha aperto il fuoco nel nightclub gay Club Q indossando un’armatura completa e brandendo una pistola e un fucile. Le vittime della sparatoria sono state identificate come Daniel Aston, 28 anni; Kelly Loving, 40 anni; Derrick Rump, 38 anni; Ashley Paugh, 34 anni; e Vance, 22 anni. Oltre alle cinque vittime, un’altra ventina di persone vennero ferite prima che l’aggressore venisse immobilizzato da alcuni passanti.
Aldrich, che ha detto alla corte di identificarsi come “non-binario”, è rimasto in silenzio durante la sentenza. L’avvocato difensore, Joseph Archambault, ha tuttavia riferito alla corte che il suo assistito “è profondamente pentito”.
Aldrich era noto alle forze dell’ordine dopo essere stato arrestato nel giugno 2021, quando avrebbe minacciato la madre di far esplodere una bomba e di farle del male.
Malgrado il Colorado non preveda più la pena di morte, Aldrich potrebbe comunque essere sottoposto alla pena capitale qualora i pubblici ministeri federali decidessero di presentare un’accusa secondo il codice degli Stati Uniti, che prevede ancora la pena capitale per alcuni crimini.