Nel suo ultimo giorno di visita a Pechino, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping in quello che il leader di Pechino ha definito un incontro “molto positivo”.
Xi ha detto a Blinken di essere fiducioso che la sua visita possa fornire un “contributo positivo” al miglioramento dei legami tra Pechino e Washington. “Le interazioni tra Stati dovrebbero sempre essere basate sul rispetto reciproco e sulla sincerità. Spero che il segretario Blinken, attraverso questa visita, possa dare un contributo positivo alla stabilizzazione delle relazioni tra Cina e Stati Uniti”, ha dichiarato il capo di Stato cinese.
L’incontro è durato circa 35 minuti e si è tenuto presso la Grande Sala del Popolo. Fino all’ultimo era rimasto in forse, dato che nessuna delle due parti ha confermato che sarebbe avvenuto fino a quando un funzionario del Dipartimento di Stato lo ha annunciato un’ora prima.
Parlando ai giornalisti, il segretario di Stato ha dichiarato di aver ricevuto assicurazioni dalla Cina che non invierà armi alla Russia nell’ambito della guerra in Ucraina.
Nei precedenti incontri che Blinken ha avuto con il ministro degli Esteri cinese Qin Gang e l’alto diplomatico cinese Wang Yi, le due parti hanno espresso la volontà di dialogare, ma si sono mostrate poco inclini a trovare un vero compromesso sui temi più caldi – che vanno dal commercio, a Taiwan, alle condizioni dei diritti umani in Cina e a Hong Kong, all’assertività militare cinese nel Mar Cinese Meridionale, e all’aggressione russa dell’Ucraina.
I colloqui sono stati “franchi”, “sostanziali” e “costruttivi”. Così vengono raccontati dal dipartimento di Stato americano in una nota. Blinken “ha sottolineato l’importanza della diplomazia e del mantenimento di canali di comunicazione aperti su tutta la gamma di questioni per ridurre il rischio di percezione errata e calcolo errato”, ha riferito il portavoce Matthew Miller, aggiungendo che il segretario di Stato ha invitato il ministro degli esteri cinese a Washington per continuare le discussioni ed il collega ha accettato.
“Sarà a vantaggio di entrambe le parti”, ha specificato Qin Gang, che ha concordato di portare avanti le consultazioni “sui principi guida delle relazioni bilaterali, decidendo di incoraggiare l’espansione degli scambi culturali ed educativi tra i due Paesi, di discutere attivamente l’aumento dei voli passeggeri tra la Cina e gli Stati Uniti e di accogliere più studenti, accademici e uomini d’affari nei rispettivi Paesi e di fornire supporto e convenienza per questo scopo”.
Blinken è il primo capo della diplomazia statunitense a visitare la Cina dal 2018.
Poco prima di partire per la Cina, Blinken ha dichiarato durante una conferenza stampa a Washington che tramite lui gli Stati Uniti avrebbero parlato apertamente con le loro controparti cinesi di “preoccupazioni molto reali” su una serie di questioni. Conversando insieme al ministro degli Esteri di Singapore Vivian Balakrishnan, Blinken ha ribadito come gli USA vogliano essere certi che “la competizione che abbiamo con la Cina non sfoci nel confronto o nel conflitto”.
Balakrishnan, da parte sua, ha aggiunto che il partenariato climatico Usa-Singapore firmato nel 2021 vedrà intensificati gli sforzi nelle transizioni energetiche regionali, tecnologie a zero emissioni e soluzioni basate sulla natura. “Da sei decenni ormai – ha detto Blinken – la partnership strategica tra Stati Uniti e Singapore, radicata nel rispetto dell’ordine internazionale basato su regole, ha contribuito a rafforzare la pace e la stabilità nella regione e in tutto il mondo”.