È uno dei club più elitari degli Stati Uniti, ma nonostante questo pare che con i suoi lavoratori non abbia un buon rapporto. Al Bohemian Grove, 300 dipendenti hanno infatti intentato una causa per aver subito numerose pratiche lavorative scorrette, tra cui giornate lavorative di 16 ore senza pause e il mancato pagamento degli straordinari e del salario minimo.
Il Bohemian Grove, che ha attirato e attira alcune delle personalità più potenti del mondo in un bosco a nord di San Francisco, è stato a lungo oggetto di teorie cospirative.
La causa è stata intentata da ex lavoratori che sono stati impegnati per diversi anni al campo estivo Monte Rio del club, che tradizionalmente si svolge nella contea di Sonoma. Il campo, vicino al fiume Russian, è attivo ogni estate da 150 anni e si dice che si concluda con un rituale che coinvolge un’effigie umana e il rogo di un gigantesco gufo come sacrificio.
Recentemente, al club sarebbero stati avvistati il giudice della Corte Suprema Clarence Thomas e il benefattore miliardario Harlan Crow, ma negli anni è diventato famoso per essere stato il luogo in cui è stata lanciata la campagna elettorale di Richard Nixon nel 1968 e in cui J. Robert Oppenheimer ha discusso per la prima volta del Progetto Manhattan.
Il club ha attualmente un elenco di 2.600 soci attivi e una lista d’attesa considerevole. Tra i membri figurano personaggi come Henry Kissinger, Nixon, Ronald Reagan, Charles Schwab e molti altri potenti leader politici ed economici di tutto il mondo.
La denuncia include un’affermazione secondo cui il tesoriere del Bohemian Grove, Bill Dawson, avrebbe personalmente ordinato ai valletti di “falsificare i registri delle paghe e di lavorare fuori orario”.