“Vengo lì e vi sparo tutti… morirete”.
Erano di questo tenore le minacce online che una donna di New York ha rivolto a diversi locali LGBTQ – a meno di un mese dalla tragica sparatoria nel gay bar “Club Q” di Colorado Springs, dove hanno tragicamente perso la vita 5 persone.
Sharon Robinson, 40 anni, è stata accusata di aver minacciato almeno quattro locali gay-friendly proprio nello Stato del Colorado, alternando minacce a beceri insulti contro la comunità LGBT.
L’ufficio del procuratore degli Stati Uniti del Colorado ha dichiarato che la signora Robinson ha rivolto affermazioni pesanti come quella di “far saltare in aria il vostro bar” e che “sarete colpiti come il Club Q”. Minacce che, fortunatamente, sono rimaste solo online.
Un gran giurì ha stabilito che “l’imputata ha scelto intenzionalmente le sue vittime a causa del loro orientamento sessuale reale e percepito” – il che potrebbe ripercuotersi in una sentenza più dura in caso venisse condannata.
Secondo il Denver Post, è l’FBI che si sta occupando del caso. Mercoledì la signora Robinson si è presentata in tribunale a Brooklyn, dove è difesa da un avvocato d’ufficio. Le è stata concessa la libertà dietro pagamento di una cauzione di 50.000 dollari, ma non le è consentito lasciare New York City o Long Island, ad eccezione di recarsi in Colorado per partecipare al processo.
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