Solo in Illinois, circa 2.000 bambini sarebbero stati vittime di violenza da parte di preti cattolici tra gli anni ’50 e il 2010.
A sostenerlo è uno studio pubblicato martedì dal procuratore generale dello Stato Kwame Raoul, che documenta come gli abusi siano stati spesso permessi e mascherati dalle autorità ecclesiastiche locali.
L’inchiesta, avviata nel 2018 dall’allora procuratrice Lisa Madigan, è stata messa nero su bianco in un dossier di 696 pagine, che conferma le accuse di violenza sessuale rivolte a 451 sacerdoti cattolici nelle sei diocesi dello Stato – di cui sarebbero stati vittime almeno 1.997 bambini
Per la prima volta, inoltre, sono state rese note le identità di 149 sacerdoti e preti che, secondo lo studio, sono stati destinatari di denunce “credibili” di abusi sessuali.
“Decenni di decisioni e politiche della leadership cattolica hanno permesso a noti abusatori sessuali di bambini di nascondersi, spesso in piena vista”, ha detto Raoul.
Il cardinale Blase J. Cupich, arcivescovo di Chicago, ha cercato di difendersi sostenendo che la maggior parte dei 149 prelati facevano parte di ordini religiosi che non erano sotto la diretta supervisione delle diocesi. “I sopravvissuti saranno per sempre nelle nostre preghiere, e ci siamo dedicati a sradicare questo problema e a fornire guarigione alle vittime”, ha detto Cupich.
L’indagine si aggiunge a una lunga serie di inchieste sugli abusi sessuali all’interno della Chiesa cattolica e sulla pratica comune di coprire i colpevoli e spostarli in altre posizioni, mettendo in pericolo altri bambini.
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