Da qualche ora i super-VIP di Twitter hanno visto ricomparire la loro spunta blu su Twitter. Frutto della decisione di Elon Musk di fare un passo indietro sulla politica della “verificazione solo a pagamento” – che aveva incontrato la netta resistenza di numerose celebrità e media (tra cui il New York Times).
Sui criteri di selezione non è arrivata alcuna indicazione specifica, ma secondo alcuni siti specializzati si tratterebbe di account con almeno un milione di followers. Per i personaggi famosi, la spunta blu era rimasta gratuita fino a pochi giorni fa, ma a partire da qualche ora chiunque voglia arricchire il proprio profilo del segno che garantisce autenticità e fama è tenuto pagare al social con sede a San Francisco 8 dollari al mese.
Lo scorso anno il neo-patron Musk ha annunciato la strategia soprannominata ‘Twitter Blue’ per generare nuove entrate. E così gli account gratuiti che avevano la spunta l’hanno persa giovedì. In tre giorni solo una piccolissima parte degli utenti contrassegnati si è però iscritta pagando gli 8 dollari, meno del 5% dei 407.000 profili interessati, secondo alcune stime del settore.
Senza alcuna particolare spiegazione, se non un tweet dello stesso proprietario che annunciava che avrebbe pagato di tasca propria per alcuni account, un certo numero di celebrità ha riguadagnato autonomamente la spunta: tra i nomi figurano quelli dello scrittore Stephen King, della stella NBA LeBron James e dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.