Ha percorso 150 miglia tra il freddo e il ghiaccio del Mare di Bering prima essere trovato, con solo qualche graffio dovuto presumibilmente dal morso di una foca o di un orso polare.
Nanuq, un pastore australiano di un anno, ha affrontato l’epica traversata dopo essersi perso a Savongna, una comunità dell’Isola di San Lorenzo nello Stretto di Bering, dove la sua proprietaria Mandy Iworrigan, originaria di Gambell in Alaska, stava facendo una visita turistica.
Nanuq, che in yupik siberiano significa letteralmente “orso polare”, ha aspettato un mese prima che un post su Facebook permettesse alla sua famiglia di rintracciarlo nell’isola di Galles.
“Non ho idea del perché sia finito lì – ha dichiarato Mandy – Forse il ghiaccio si è spostato mentre cacciava. Sono abbastanza sicura che abbia mangiato avanzi di foca o che abbia addirittura catturato una foca. Probabilmente anche uccelli. Mangia i nostri cibi tradizionali: è molto intelligente”.
La donna ha filmato la felice riunione con il cane quando l’aereo è atterrato alla pista di atterraggio di Savoonga, con lei e sua figlia Brooklyn che gridavano di gioia. “Sembra un film Disney, ma è reale!”.
A parte una gamba gonfia, con grandi segni di morsi causati da un un animale non ancora identificato, Nanuq era in buona salute. “Sarà stato un orso, una foca, o forse un altro cane di grandi dimensioni. Non siamo certi, ma il morso è molto grande”.
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