Manzo, pollo o… mammut?
Martedì, in occasione di una mostra scientifica tenutasi nei Paesi Bassi, è stata infatti presentata al pubblico la prima polpetta realizzata con carne di mammut cresciuta in laboratorio.
Secondo gli esperti della startup australiana Vow, che ha metaforicamente sfornato il boccone preistorico, la carne è stata ottenuta utilizzando il materiale genetico di un mammut estinto da migliaia di anni. Per colmare alcune lacune è stata quindi utilizzata la sequenza genetica del cugino vivente più prossimo del pachiderma, ovverosia l’elefante africano.
Le cellule ottenute da un mammifero vivente sono di solito il primo passo nella produzione di carne coltivata. Le cellule vengono poi immerse in sostanze nutritive e fatte crescere in laboratorio fino a diventare carne. Secondo il direttore scientifico di Vow, James Ryall, il DNA del mammut è stato introdotto in una cellula di pecora e il gene del mammut è stato poi sovraespresso per renderlo prevalente rispetto a quello dell’ovino nel risultato finale.
La polpetta, per quanto succulenta, non è però destinata a qualche ristorante gourmet. Quantomeno non ancora. “Non significa che non si possa mangiare, ma dato che questa proteina ha letteralmente 4.000 anni, non la vediamo da molto, molto tempo”, ha detto Tim Noakesmith, fondatore di Vow, che ha spiegato che per essere commestibile un prodotto del genere va sottoposto a test rigorosi come qualsiasi altro prodotto.
Il vero scopo dell’esperimento, spiega, è che “il cibo che possiamo mangiare non deve necessariamente replicare quello che abbiamo mangiato prima”, ha aggiunto Noakesmith. “Può essere più eccitante, può avere profili di sapore migliori, profili nutrizionali migliori. Per questo abbiamo voluto creare qualcosa di totalmente diverso da tutto ciò che si può trovare oggi”.
Secondo la FAO, più di 75 aziende in tutto il mondo sono impegnate nello sviluppo di carne bovina allevata in laboratorio. Alcuni ambientalisti sostengono che la carne sintetica (recentemente messa al bando in Italia) possa ridurre le emissioni di metano e combattere il cambiamento climatico.