Donald Trump minaccia morte e distruzione se verrà incriminato e c’è chi lo ha preso sul serio. Un pacco è stato consegnato alla Procura Distrettuale di Manhattan in cui c’era una misteriosa polvere bianca e un foglio con minacce al District Attorney. Secondo alcuni testimoni sul foglio c’era scritto “ALVIN: TI UCCIDERÒ!!!!!!!!!!!!!”
In una dichiarazione, l’ufficio del procuratore distrettuale ha affermato che il pacco “è stata immediatamente contenuto e che l’Unità di servizio di emergenza del NYPD e il Dipartimento per la protezione ambientale di New York hanno stabilito che non vi era alcuna sostanza pericolosa”.
Il leader della minoranza democratica della Camera Hakeem Jeffries ha avvertito venerdì che questa escalation di violenta retorica da parte dell’ex presidente Trump ha il potenziale per “far uccidere qualcuno”.
Il crescendo delle vicende giudiziarie sta facendo salire la pressione all’ex presidente e sta anche infrangendo il muro di omertà che l’ex presidente era riuscito a creare tra i suoi collaboratori riparandoli dietro lo scudo del privilegio esecutivo. Ora che questo privilegio è stato rimosso dai magistrati Trump sta realizzando che la resa dei conti con la giustizia è dietro l’angolo e infuriato lancia le sue minacce con Truth Social affermando che se verrà incriminato si rischiano “possibili morti e distruzione”, e dà dello “psicopatico degenerato” a Alvin Bragg, il procuratore di Manhattan che conduce l’inchiesta sui soldi pagati sottobanco a Stormy Daniels.

L’attrice porno poco prima delle elezioni presidenziali del 2016 aveva ricevuto 130 mila dollari per non svelare il legame tra lei e l’ex presidente. Soldi sborsati dalla holding di Trump, messi in bilancio come spese legali mentre in realtà servivano a tacitare le accuse che avrebbero potuto danneggiare la sua campagna elettorale. Da qui l’inchiesta giudiziaria che sarebbe arrivata alla fase finale. Le deliberazioni dei giurati riprenderanno lunedì. Tutta la zona del Civic Center di Manhattan dove ci sono i tribunali, l’ufficio del District Attorney, il Comune, il comando della Polizia, è recintata e sotto il controllo della polizia.
A Washington lo Special Counsel che indaga sia sul tentativo insurrezionale del 6 gennaio che sui documenti segreti che l’ex presidente aveva nascosto nella sua casa di Mar A Lago ha convocato una decina di ex stretti collaboratori di Trump a testimoniare.
L’ex capo di gabinetto di Trump, Mark Mark Meadows, l’ex direttore dell’intelligence nazionale John Ratcliffe, il suo ex consigliere per la sicurezza nazionale Robert O’Brien, l’ex aiutante principale Stephen Miller, e l’ex vice capo dello staff e direttore dei social media Dan Scavino, Nick Luna e John McEntee, insieme all’ex alto funzionario del Department of Homeland Security, Ken Cuccinelli, sono stati inclusi nell’ordine, di convocazione e dovranno rispondere sotto giuramento alle domande che gli verranno fatte dal consigliere speciale Jack Smith. Il team legale di Trump aveva contestato la richiesta di testimonianza affermando il privilegio esecutivo, che è il diritto di un presidente di mantenere riservate le comunicazioni che ha con i consiglieri. Ma il giudice Beryl Howell ha respinto la richiesta affermando che spetta ad un presidente in carica far valere il privilegio esecutivo, non un ex presidente.
È probabile che Trump faccia appello. Alcuni degli assistenti a cui è stato ordinato di testimoniare sono già comparsi davanti al gran giurì ma non hanno risposto ad alcune domande relative ai loro colloqui diretti con l’ex presidente e quindi ora sarebbero tenuti a tornare per ulteriori testimonianze.
Davanti al gran giurì è comparso questa mattina l’avvocato di Trump, Evan Corcoran, che ha dovuto raccontare ai giurati le sue interazioni con l’ex presidente Donald Trump dopo che il giudice Beryl Howell aveva approvato la richiesta dello Special Counsel Jack Smith di costringere Corcoran a testimoniare perchè si era scoperto che l’avvocato aveva preparato insieme a Trump la strategia per nascondere i documenti. Il team legale di Trump aveva presentato ricorso contro la sentenza, ma è stata respinta. Il segreto sulle conversazioni tra avvocato e cliente viene meno se il legale prepara insieme al suo cliente la strategia per commettere un reato. La testimonianza di Corcoran si è protratta per circa tre ore e mezza.