Novak Djokovic è stato escluso dal torneo Miami Open dopo che gli organizzatori del torneo “hanno esaurito tutte le opzioni” nel tentativo di garantirgli un’esenzione per viaggiare in Usa.
Il serbo non è vaccinato contro il covid-19, che rimane un requisito per i viaggiatori internazionali, ma Djokovic sperava che gli fosse concesso un permesso speciale per entrare nel Paese. Anche le autorità tennistiche statunitensi e un certo numero di politici hanno espresso sostegno per un’eccezione fatta per il 35enne numero 1 del mondo.
Tuttavia, il direttore del torneo James Blake ha detto a Tennis Channel di non aver trovato alcuna possibilità per far sì che ciò accada, nonostante i grandi sforzi. “Ovviamente, siamo uno dei migliori tornei al mondo, vorremmo avere i migliori giocatori sui nostri campi”, ha detto Blake, con una passato da numero quattro del ranking. “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Abbiamo provato a parlare con il governo, ma questo è fuori dal nostro controllo”.
Blake ha raccontato di trovarsi nella stessa posizione del direttore del torneo di Indian Wells Tommy Haas, non essendo in grado di influenzare le decisioni governative. “Abbiamo cercato di convincere a fare un’esenzione per Djokovic, ma non è stato possibile”, ha continuato Blake. “Ci piacerebbe averlo, ed è il nostro più grande campione, ha vinto sei volte qui. Speriamo che Novak torni quest’anno e si spera che torni per tutti gli eventi successivi negli Stati Uniti, inclusi Cincinnati e gli US Open”.
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