Sono partiti dagli Stati Uniti in quattro, direzione Messico, e sono tornati in due. “Due americani rapiti da alcuni uomini armati sono stati uccisi”, ha spiegato stamattina il governatore dello stato di Tamaulipas, Americo Villarreal.
I sopravvissuti sono stati invece affidati all’FBI, che li ha riportati sul territorio americano: riceveranno cure mediche e rimarranno sotto osservazione in un ospedale del Texas, mentre i corpi delle vittime saranno esaminati dalle autorità messicane prima che i resti vengano riconsegnati al governo statunitense.
I membri del gruppo sono stati identificati in Latavia “Tay” McGee, suo cugino Shaeed Woodard e gli amici Zindell Brown ed Eric James Williams. L’FBI aveva offerto ieri una ricompensa di 50.000 dollari per il loro rilascio e l’arresto dei responsabili.
La Casa Bianca ha fatto sapere di essere ancora al lavoro con i funzionari messicani e la portavoce Karine Jean-Pierre ha detto di aver aggiornato Joe Biden. “Estendiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime ai loro amici. Per motivi di privacy e rispetto, in questo momento ci asterremo da ulteriori commenti”. “Gli attacchi ai cittadini statunitensi sono inaccettabili – ha però rimarcato – indipendentemente dal luogo e dalle circostanze in cui avvengono”.
“È come un brutto sogno da cui vorresti svegliarti”, il commento a caldo di Zalandria Brown, sorella di una delle vittime, all’Associated Press. Secondo la donna, uno dei membri del gruppo intendeva sottoporsi a un intervento di addominoplastica.
Christina Hickson, la madre di Zindell Brown, ha dichiarato invece all’ABC di essere riuscita a identificare suo figlio grazie ai filmati del rapimento condivisi online. “Ho visto la scena mentre i ragazzi venivano caricati sul camion. Ho capito subito che fosse lui”.
Barbara Burges, madre di Latavia McGee, ha raccontato di non aver avuto più alcuna comunicazione con la figlia da venerdì, quando l’aveva chiamata per informarla di essere a 15 minuti dallo studio medico in cui era diretta.
“Le informazioni che abbiamo sono che hanno attraversato il confine per comprare medicine – ha detto il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador – C’è stato uno scontro tra gruppi e sono stati arrestati”.
Matamoros, che conta 580.000 abitanti, è la seconda città più grande dello Stato nord-orientale di Tamaulipas e si trova di fronte alla punta meridionale del Texas. Il Tamaulipas è uno dei sei Stati messicani in cui il Dipartimento di Stato sconsiglia agli americani di recarsi a causa dell’alto tasso di criminalità e rapimenti.