A El Salvador ha appena aperto una nuova prigione da cui il presidente Nayib Bukele ha sostenuto sia “impossibile evadere”.
Del carcere, costruito dai funzionari salvadoregni decisi a vincere la loro guerra contro le violente bande di strada, sono usciti alcuni scatti che mostrano detenuti tatuati, scalzi e spogliati, incatenati e inginocchiati spalla a spalla mentre guardie armate li sorvegliano.
Nelle immagini appena rilasciate, i prigionieri sono costretti ad accovacciarsi con le mani dietro la testa mentre sono incatenati all’interno dell’enorme struttura. “Oggi all’alba – ha scritto Bukele su Twitter venerdì – in un’unica operazione, abbiamo trasferito i primi 2.000 membri delle bande nel Centro per il confino del terrorismo. Questa sarà la loro nuova casa, dove vivranno per decenni, confusi, incapaci di fare altri danni alla popolazione”.
Il governo di El Salvador 🇸🇻 ha trasferito migliaia di membri di bande in una "mega prigione" di aperta recentemente, l'ultimo passo di un giro di vite a livello nazionale contro le bande.pic.twitter.com/4r4sKga7Po
— Simone Geti (@SimoneGeti) February 25, 2023
L’istituto, che si trova a circa 46 miglia dalla capitale del Paese centroamericano, San Salvador, ospiterà fino a 40.000 detenuti in otto edifici, ognuno con 32 celle da circa 100 prigionieri ciascuna.
L’iniziativa ha sollevato preoccupazioni tra gli osservatori dei diritti umani, che hanno denunciato il fatto che la campagna violi i diritti costituzionali fondamentali, anche consentendo alle forze di sicurezza di arrestare i sospetti senza un mandato.
Ad oggi, sono stati rastrellati più di 64.000 sospetti membri di bande, tra cui quelli che si presume appartengano alle famigerate e violente bande MS-13 e Barrio-18.