L’uomo che nel 2019 ha sparato e ucciso il rapper Nipsey Hussle a Los Angeles è stato condannato a 60 anni di carcere da un giudice nella città californiana.
Eric R. Holder Jr., 33 anni, è stato giudicato colpevole di omicidio di secondo grado per la morte dell’artista suo coetaneo fuori dal negozio di abbigliamento che Hussle aveva aperto in un quartiere nel sud di Los Angeles, dove entrambi erano cresciuti insieme con il sogno di diventare rapper famosi.
L’attrice Lauren London, compagna del musicista e madre dei suoi due figli, non era presente in aula. Hussle, il cui vero nome era Ermias Davidson Asghedom, era considerato un benefattore del suo quartiere. Non faceva mistero dell’adolescenza passata in una gang, ma una volta raggiunto il successo era diventato un pilastro della comunità in cui viveva. “Avere nemici forti è una benedizione”, è stato il suo ultimo messaggio su Twitter. Un mese prima di morire aveva avuto una nomination ai Grammy per il suo album ‘Victory Lap’.