La Cina minaccia ritorsioni per l’abbattimento del pallone al largo della South Carolina. Secondo Pechino era usato per rilevamenti atmosferici, secondo Washington per spionaggio. Per alcuni giorni aveva sorvolato il Montana a 60 mila piedi di altezza nelle zone in cui si trovano alcuni dei silos di missili nucleari americani. È stato abbattuto il 4 febbraio appena ha raggiunto l’oceano Atlantico, in modo da recuperare più facilmente i rottami. I dirigenti cinesi inizialmente si erano scusati per il pallone, affermando che è stato accidentalmente dirottato nello spazio aereo americano.
Il capo del Pentagono Lloyd Austin, da Bruxelles dove si trova per la riunione della Nato, ha detto che è stata recuperata una discreta quantità di detriti che ora sono all’esame nei laboratori dell’Fbi. Tra questi c’è anche il “payload”, il carico sotto al pallone, del peso di circa una tonnellata, che contiene le componenti elettroniche cruciali forse per capire meglio il programma di spionaggio di Pechino. La tensione tra i due Paesi è ora molto alta, con Pechino che controaccusa gli Stati Uniti di aver violato almeno 10 volte lo spazio cinese con palloni spia. Tutto ciò però potrebbe essere chiarito una volta che verranno fatti gli esami tecnici.
Nonostante ciò domani in Germania ci potrebbe essere un faccia a faccia tra il segretario di Stato Anthony Blinken e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, entrambi a Monaco alla Conferenza sulla Sicurezza Europea. Secondo l’agenzia di stampa Reuter Blinken e Wang starebbero valutando la possibilità per questo incontro dopo che il segretario di Stato aveva annullato il viaggio programmato in Cina in seguito alla scoperta del pallone.
Secondo il Washinton Post potrebbe essersi trattato di un grosso equivoco. Un grossolano errore che avrebbe portato il pallone spia che avrebbe dovuto puntare sull’sola di Guam e che invece è finito nella zona più alta dell’atmosfera finendo verso la tropopausa. “Senza più controllo ha seguito la spinta dei venti verso nord”. A spiegarlo sono diversi funzionari statunitensi citati dal quotidiano, secondo cui gli analisti stanno ora esaminando la possibilità che la Cina non intendesse passare sopra gli Stati Uniti con il suo dispositivo di sorveglianza aerea.

Il pallone avrebbe sorvolato le isole Aleutine dell’Alaska, a migliaia di miglia di distanza da Guam, per poi finire sul Canada, dove ha incontrato forti venti che lo hanno spinto a sud, sugli Stati Uniti continentali, hanno ricostruito i funzionari, anonimi, citando dati sensibili e fornendo una versione dei fatti dalla quale emergerebbe che la crisi internazionale che ha acuito le tensioni tra Washington e Pechino, scatenata dall’avvistamento del dispositivo e dal suo conseguente abbattimento, potrebbe essere stata almeno in parte il risultato di un errore. La reazione americana ha sorpreso la leadership cinese che inizialmente si è scusata sempre affermando che il pallone sfuggito era per studiare i fenomeni metereologici per poi criticare gli Stati Uniti per l’abbattimento del pallone e poi accusando gli Stati Uniti di aver violato lo spazio cinese con 10 palloni spia.
Nessuna novità, invece sugli altri tre oggetti volanti abbattuti nei giorni scorsi nei cieli nordamericani. Di quello colpito in Canada si sa solo che era un “piccolo pallone metallico a cui era attaccato un carico””.
Il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale John Kirby ha detto che gli Stati Uniti non hanno alcuna indicazione che i tre “oggetti volanti” siano collegati con lo spionaggio cinese, aggiungendo che è più probabile che siano collegati ad attività commerciali o scientifiche anche se per ora nessuno ne ha rivendicato la proprietà.
Aggiungendo che fintanto che non verranno recuperati tutti i rottami caduti tra Alaska, lago Huron e lo Yukon canadese sarà difficile capire cosa siano. Kirby ha anche spiegato che sia l’area remota in cui sono caduti che le difficili condizioni metereologiche stanno rendendo arduo e lungo il recupero d questi rottami.