Nessuno per ora sa cosa siano questi oggetti che fluttuano nello spazio sopra gli Stati Uniti. Non si riesce a capire come galleggino nell’alta troposfera senza apparenti meccanismi di propulsione, senza essere gonfiati di gas leggeri. “Non sono oggetti di alieni nello spazio” ha detto tra il serio e il faceto la portavoce della Casa Bianca dopo che il generale Glen VanHerck, capo del North American Aerospace Defense Command, il NORAD, aveva detto di non escludere nulla, “neanche che si trattasse di tecnologia degli alieni”.
“I tre misteriosi oggetti abbattuti su Alaska e Canada tra venerdì e domenica non assomigliavano al pallone di sorveglianza cinese centrato dai missili degli F22 al largo della costa della Carolina del Sud ed erano molto più piccoli”, ha precisato John Kirby, il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale. Che candidamente ha aggiunto “Non sapremo cosa siano fino a quando non saremo in grado di recuperare i detriti”.
Kirby ha aggiunto che i tre “oggetti”, di forma ottagonale, non costituivano una minaccia militare ma erano un pericolo per il traffico aereo. Questo aspetto, infatti, rappresenta una delle tante criticità dell’intera vicenda: pur trovandosi ad altezze notevoli, a volte ben al di sopra di quelle a cui viaggiano i voli di linea, la presenza di oggetti volanti non identificati lungo le rotte degli aerei civili potrebbe rappresentare un rischio concreto per le compagnie aeree di tutto il mondo. E sempre il Pentagono ha collegato l’oggetto fluttuante abbattuto domenica con un segnale radar che qualche ora prima era stato raccolto (e poi era sparito) sul Montana, sulla zona dei silos che contengono i missili intercontinentali.
Il fatto che nel giro di pochi giorni siano stati rilevati diversi oggetti volanti misteriosi secondo Kirby ha una spiegazione: da quando è stato localizzato e abbattuto il primo “pallone spia” cinese, ha detto, il Pentagono ha aumentato e “raffinato”, la sorveglianza del proprio spazio aereo. Tuttavia, né la Casa Bianca né il Pentagono o il governo del Canada sono apparsi in grado di dire esattamente cosa siano questi oggetti volanti.

“Voglio rassicurare gli americani che questi oggetti non rappresentano una minaccia militare per nessuno a terra. Tuttavia, rappresentano un rischio per l’aviazione civile e potenzialmente una minaccia per la raccolta di informazioni. E faremo piena luce” ha detto da Bruxelles il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin.
Il presidente ha ordinato un nuovo sforzo al Pentagono per capire cosa stia succedendo esattamente. E in quattro luoghi separati, dalle acque ghiacciate al largo dell’Alaska alla costa della South Carolina, sono in corso le ricerche per raccogliere e analizzare i detriti dagli oggetti abbattuti. “L’unico dettaglio certo è che gli oggetti non provengono dallo spazio” ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean Pierre. “Volevo solo assicurarmi di dare una risposta dalla Casa Bianca: so che molti giornali hanno scritto al riguardo, ma non c’è, aggiungo ancora una volta, nessuna indicazione di alieni o attività extraterrestre con questi recenti abbattimenti”. I giornali non sono stati citati, ma i tabloid inglesi Mirror e Daily Mail hanno pagine intere dedicate alla ricerca degli UFO nello spazio canadese e americano.
Il punto centrale della questione, tuttavia, è che per ora gli Stati Uniti non sono in grado di dire – al di là dei sospetti, delle ipotesi e delle varie congetture avanzate in proposito – quale sia la funzione di questi oggetti volanti; quale sia, in altri termini, la loro missione, quale nazione li abbia prodotti, e a cosa servano. Per questo, i comandi militari hanno, in via precauzionale, aumentato la sorveglianza. Per poter avere elementi ulteriori e suggerire qualche idea più fondata, bisognerà aspettare per forza di cose la raccolta dei detriti e dei frammenti degli oggetti volanti, di cui si sta occupando l’FBI e la polizia federale canadese. Quelli del pallone cinese abbattuto in North Carolina, poiché è caduto in mare, non sono così danneggiati come quelli caduti sul ghiaccio dell’Alaska.
Tra le teorie dominanti che stanno circolando in queste ore, la principale vuole che si tratti di velivoli inviati dalla Cina, o da un’altra potenza, per sapere di più sui radar o sui sistemi di allerta precoce statunitensi, o per spiarne i siti sensibili. In pratica, Cina (o Russia, o Corea del Nord) starebbero facendo ddei test sui tempi di risposta degli Stati Uniti a queste incursioni aeree e sui tempi necessari per una prima “risposta”.
Ma la Cina ha già risposto accusando gli Stati Uniti di aver violato almeno 10 volte lo spazio areo cinese con dei palloni statunitensi accusando Washington di aver abusato del suo vantaggio tecnologico per compiere “operazioni di spionaggio su larga scala” e “rubare segreti” in maniera “indiscriminata”.
La tensione sale e forse per questo il segretario di Stato Antony Blinken, sta valutando la possibilità di tenere un colloquio nei prossimi giorni a Monaco di Baviera con Wang Yi, membro dell’ufficio politico del Comitato centrale del Partito Comunista cinese e direttore della Commissione affari esteri del Comitato centrale del Pcc. Lo scrive Bloomberg, citando fonti secondo le quali l’incontro potrebbe tenersi alla Conferenza sulla sicurezza in programma in Germania dal 17 al 19 febbraio.
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