Il Pentagono lo ha definito un “oggetto non identificato” e non si è fatto scrupoli: dopo l’ordine di Joe Biden, lo ha abbattuto mentre era in volo nei cieli dell’Alaska. John Kirby, portavoce della Casa Bianca, ha confermato l’azione nel corso di una conferenza stampa.
Non è stato confermato se l’oggetto fosse un pallone aerostatico, ma viaggiava a un’altitudine tale (12.000 metri) da costituire una potenziale minaccia per gli aerei civili. Biden, ha detto Kirby, ha scelto di abbatterlo “per prudenza”.
“Non sappiamo cosa fosse – ha continuato Kirby – e non possiamo dire cosa stesse facendo. Era grande coma una piccola automobile e non aveva un carico grosso come quello abbattuto la scorsa settimana”.
Al momento la Casa Bianca non è ancora in grado di confermare se sull’oggetto fossero applicati apparecchi di sorveglianza. È caduto nell’Oceano Artico, vicino al confine nord-orientale tra Alaska e Canada.
Michael P. Mulroy, ex funzionario del Pentagono, ha messo le mani avanti, sottolineando come, “nel caso si trattasse di un altro pallone spia cinese, ciò starebbe a indicare quanto la Cina sia incompetente nell’utilizzo di queste piattaforme o quanto stia deliberatamente provocando gli Stati Uniti. È importante che Usa e Cina mantengano comunicazioni dirette in momenti come questo. Soprattutto tra le forze armate”.
Tutto questo mentre il dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha inserito tra i sanzionati sei entità legali cinesi che Washington ritiene contribuiscano allo sviluppo dell’industria aerospaziale cinese, compresa la produzione di palloni-spia. Sei i nomi inseriti nella lista nera: Beijing Nanjiang Aerospace Technology, China Electronics Technology Group Corporation 48th Research Institute, Dongguan Lingkong Remote Sensing Technology, Eagles Men Aviation Science and Technology Group, Guangzhou Tian-Hai-Xiang Aviation Technology e Shanxi Eagles Men Aviation Science and Technology group.