Sono passati poco più di tre anni dallo scoppio di una pandemia che ha cambiato il mondo e gli stili di vita di 8 miliardi di persone. Eppure la rivoluzione più incisiva è probabilmente avvenuta nel mondo del lavoro – con la repentina transizione dalla presenza in ufficio al lavoro da remoto.
Un cambiamento epocale che ha finito col mettere in crisi il settore degli affitti commerciali: l’anno scorso gli investimenti mondiali in uffici sono diminuiti del 42%. Anche capitali del business come Hong Kong, Londra e Parigi hanno registrato tassi di sfitto da record. E a New York, secondo un recente studio di NYU e Columbia University, gli uffici potrebbero perdere circa il 40% del loro valore, ovvero 453 miliardi di dollari, entro il 2029.
Eppure, secondo l’Economist, il numero di nuovi uffici sembrerebbe inversamente proporzionale al loro lusso. Le società, infatti, avendo molto spazio libero a causa dei lavoratori da remoto, hanno preso a investire in comfort di ogni tipo: dai campi da tennis alle piscine, dalle “fattorie urbane” ai luoghi di meditazione, dai bar super-forniti alle docce, dai ristoranti stellati agli eliporti.
Come riporta la società di consulenza immobiliare Cushman and Wakefield, le scrivanie occupavano oltre il 60% dello spazio degli uffici prima dell’epidemia. La metà di quello spazio ora viene invece utilizzato per postazioni nuove di zecca, mentre la superficie dedicata ai servizi è aumentata dal 5% al 20%.
L’anno scorso gli affittuari di Manhattan hanno firmato contratti per circa 560.000 metri quadrati di uffici di fascia alta – il doppio rispetto all’anno precedente. Ma la svolta lussuosa non coinvolge solo la Grande Mela: un fenomeno analogo sta interessando anche Londra e le altre capitali del business internazionale.
La svolta dell’extra-lusso si accompagna inoltre a un’analoga scelta green-friendly. Le nuove costruzioni sono infatti tutti conformi ai più recenti standards ecologici, e quindi offrono il duplice vantaggio di attirare affitti più alti e di proteggere i proprietari dalla severissima falce delle leggi ambientali. L’era dell’ufficio non è ancora finita.