La Walt Disney Company ridurrà la propria forza lavoro di 7.000 unità, pari al 3% del totale, nell’ambito di un piano di ristrutturazione mirato a tagliare costi per 5,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.
Ad annunciarlo è l’amministratore delegato Bob Iger, da poco tornato alla guida della celebre società d’intrattenimento, svelando inoltre l’imminente ristrutturazione societaria in tre segmenti di business: Disney Entertainment, ESPN, e Disney Parks, Experiences and Products.
“Non prendo questa decisione alla leggera. Ho un enorme rispetto e apprezzamento per il talento e la dedizione dei nostri dipendenti in tutto il mondo, e sono consapevole dell’impatto personale di questi cambiamenti”, ha dichiarato Iger annunciando i licenziamenti. La Disney si sta “imbarcando in una significativa trasformazione” che si tradurrà in una “crescita e in una redditività sostenute nelle nostre attività di streaming, posizionandoci per navigare le sfide economiche globali e portare risultati agli azionisti”, ha spiegato.
Gli ultimi risultati trimestrali hanno mostrato tuttavia un’ottima performance sia in termini di ricavi che di profitti, grazie all’aumento della domanda per i parchi a tema dell’azienda durante le festività natalizie. I ricavi sono infatti saliti dell’8% a 23,5 miliardi, mentre l’utile è aumentato a 1,28 miliardi.