Al termine di uno degli incontri di Zelensky con i leader europei, il presidente ucraino ha chiesto al presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, di intrattenersi per un colloquio a due.
Così i due leader sono rimasti in piedi, parlando in una delle sale riunioni dell’Europa Building dove si tengono gli incontri del capo di Stato di Kiev.
È in quella stessa sala che poco prima il primo gruppo di capi di Stato e di governo aveva incontrato collettivamente Zelensky. Da un lato, come si vede dalle immagini diffuse dal premier spagnolo Pedro Sanchez, ci sono le bandiere che indicano dove sedevano i leader designati per il primo round di incontri: Italia, Svezia, Olanda, Polonia, Romania e, appunto, Spagna. Allo stesso tavolo c’era l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell. Di fronte Zelensky, con al fianco i consiglieri e lo staff della presidenza ucraina.
“Ho confermato il sostegno italiano all’Ucraina contro l’aggressione russa – ha detto il Premier Meloni al termine dell’incontro – e l’Ucraina ha manifestato la forte gratitudine”per l’impegno di Roma”.
Poco prima, Zelensky aveva di nuovo speso parole pesanti sul nemico Vladimir Putin, definendolo “un drago che non si può fermare e che deve divorare. Per saziare il suo appetito devi dargli un Paese dopo l’altro, o perlomeno dei pezzi. Nel mondo di oggi né le frontiere né gli oceani fermeranno i russi. Di questo sono assolutamente sicuro”.
“La questione – ha concluso – non è il numero dei panzer, ma molto più una decisione politica, esattamente come le sanzioni. La consegna dei panzer significa soltanto che noi siamo tutti insieme contro l’aggressione russa. E domani non si tratterà dei panzer ma dei caccia o di qualcos’altro. Quando i russi saranno ai vostri confini dovrete sacrificare la vita della vostra gente. Per questo quello che l’Ucraina fa oggi è conveniente per il vostro Paese”.