Un cittadino americano di 50 anni che aveva il cancro alla prostata ha sviluppato un “incontrollabile” accento irlandese. Si tratta di un caso di “sindrome dell’accento straniero”, ma il suo è il primo caso che si manifesti in una persona malata di cancro alla prostata.
La sindrome dell’accento straniero è un disturbo raro che vede il paziente parlare con un accento diverso da quello naturale. Di solito è il risultato di una lesione al cranio o al cervello, la cui causa più comune è l’ictus.
La FAS può verificarsi anche in seguito a un trauma cerebrale, a un’emorragia cerebrale o a un tumore al cervello. Nel corso degli anni, sono state segnalate anche altre cause, tra cui la sclerosi multipla.
Dalla sua scoperta nel 1907, la FAS è stata registrata solo 150 volte in tutto il mondo, tra cui cambiamenti di accento dal giapponese al coreano, dall’inglese britannico al francese e dallo spagnolo all’ungherese. La FAS fa sì che chi ne soffre pronunci le vocali in modo diverso, muova la lingua e la mascella in modo diverso e addirittura sostituisca parole con altre che normalmente non usa.
La sindrome può durare mesi o anni, o talvolta essere permanente.