Non l’inflazione, non l’emergenza migratoria, e nemmeno il razzismo generalizzato.
Per la maggioranza relativa dei cittadini americani il più grande problema del Paese è la mancanza di autorevolezza politica da parte del presidente Joe Biden e del Congresso. A rivelarlo è un sondaggio pubblicato lunedì da Gallup.
Il 21% degli intervistati ha infatti indicato l’opzione “governo e leadership deboli” come la questione più importante che il Paese si trovi ad affrontare oggi – in sostanziale aumento rispetto al 15% dell’anno scorso, quando i due problemi principali erano l’inflazione e l’economia (a pari merito con il 16%).
Nonostante la galoppata dell’inflazione, mai così alta negli ultimi 40 anni, quest’anno il carovita sembra aver impensierito un po’ di meno il pubblico statunitense: le preoccupazioni sullo “stato generale dell’economia” sono scese di 6 punti percentuali (10%), mentre l’inflazione è diminuita di un solo punto (15%). In netta salita invece i timori relativi all’immigrazione – che dall’8% del 2022 è passata all’11% dell’ultima rilevazione.
Il sondaggio è stato condotto tra il 2 e il 22 gennaio, nel bel mezzo dello scandalo sui documenti segreti trovati nella residenza di Biden nel Delaware e dopo un’estenuante maratona per eleggere il repubblicano Kevin McCarthy a speaker della Camera. Ciononostante, sia il Congresso (21%) che Biden (41%) rimangono per lo più stabili in termini di popolarità rispetto ai 12 mesi precedenti.
Di seguito la classifica dei principali problemi del Paese secondo gli statunitensi (fonte Gallup):
Governo/leadership debole (21%);
Inflazione (15%);
Immigrazione (11%);
Stato generale dell’economia (10%);
Divisione all’interno del Paese (6%);
Razzismo (5);
Povertà (5%);
Crimine (4%);
Declino etico-morale (4%).