All’indomani della pubblicazione del video della brutale aggressione ordita da cinque poliziotti di Memphis e costata la vita al giovane afroamericano Tyre Nichols, le forze dell’ordine della città hanno deciso di sciogliere l’unità specializzata della polizia nella quale lavoravano i cinque aggressori.
Il capo della polizia ha annunciato in un comunicato che l’unità SCORPION sarà definitivamente eliminata, dopo averne discusso con i familiari di Nichols, con il sindaco Jim Strickland e con altri agenti di polizia.
I cinque poliziotti coinvolti nel pestaggio – tutti afroamericani – erano già stati accusati giovedì di omicidio, aggressione, rapimento e altre accuse – venendo contestualmente licenziati dal dipartimento.
In concomitanza con il rilascio del video, venerdì, manifestazioni di protesta contro la brutalità della polizia si erano tenute in almeno otto città – tra cui New York, Memphis, Washington, DC, Filadelfia, Portland, Detroit, Boston e Chicago. E sabato i manifestanti sono nuovamente scesi in piazza – anche nella Grande Mela, dove una nutrita folla si è riunita a Washington Square Park e ha poi marciato attraverso Manhattan.
Anche a Memphis, nonostante la pioggia, un centinaio di manifestanti si è riunito nella piazza di fronte al quartier generale della polizia per chiedere un cambiamento nel sistema di polizia che, a loro dire, è abituato a essere violento nei confronti dei neri a Memphis e in tutto il Paese.
L’unità SCORPION (Street Crimes Operation to Restore Peace in our Neighborhoods) della polizia di Memphis era stata istituita nell’ottobre 2021 per concentrarsi sulla sorveglianza dei quartieri maggiormente a rischio criminalità.