È stata dura due mesi senza il nostro Milan. Si, abbiamo riempito il vuoto guardandoci un bel mondiale ed una finale storica, ma ci è mancata la nostra squadra, le partite, i commenti, i social. Siamo tifosi, per definizione un po’ malati, il calcio ed il Milan sono il nostro pane quotidiano.
Finalmente è finito il digiuno.
Il Milan di fine anno non aveva fugato i dubbi con i quali ci aveva lasciato prima della sosta: gli infortuni e la scarsa vena (per usare un eufemismo) mostrata nelle amichevoli natalizie destavano non poche preoccupazioni.
Ma poi, dal 4 Gennaio, si è cominciato a fare sul serio. Contro una salernitana non proprio aggressiva a centrocampo e non impenetrabile in difesa, abbiamo dominato esprimendo il nostro gioco fluido e veloce e…e sbagliando l’impossibile. Speriamo proprio di raddrizzare la mira ed avere più freddezza sottoporta quando ne avremo veramente bisogno. La partita ha ancora una volta confermato che le riserve non sono all’altezza dei titolari: Theo e Rafa a sinistra sono un lusso che poche squadre possono permettersi ed i rientri del capitano e di Alexis hanno ridato lustro alla fascia destra ed equilibrio alla nostra fase difensiva.

ANSA / MATTEO BAZZI
Archiviata, non senza qualche palpitazione di troppo nel finale la pratica Salernitana, il piatto forte della settimana è stato Milan Roma. Un piatto, ahimè, parecchio indigesto. Nel primo tempo si è visto un bel Milan, a mio parere. Una squadra tonica, sicura, concentrata, asfissiante nel possesso, decisa nei contrasti, carente solo in fase di rifinitura. Non a caso il gol di Kalulu è venuto solo su corner.
Nel secondo la Roma, nonostante sotto di un gol ha continuato a starsene rintanata nella propria metà campo, non creandoci nessun rischio e permettendoci di controllare la partita senza alcun affanno. L’avremmo anche chiusa al 77mo, quando Pobega, che aveva rilevato Diaz ha chiuso in rete su assist di Rafa una bella azione innescata da Theo, con la partecipazione di Vrankx. 2-0.
Poi il blackout. Inspiegabile! Non proprio inspiegabile se si considera che dal 2-0 abbiamo lasciato l’iniziativa e la palla alla Roma, di fatto incapaci di riprenderne il possesso. La sostituzione di Gabbia per Alexis è un’ulteriore dimostrazione che l’intenzione è stata quella di difendersi e di rimpolpare la batteria di difensori centrali. Cosa che si potrebbe anche accettare, in vantaggio di 2-0 a 10 minuti dalla fine, ma non quando si prendono due gol su altrettante palle alte e su altrettanti calci piazzati.
Una beffa! Pazienza. Guardiamo avanti, la squadra ha dimostrato di esserci, ed ha anche palesato, ancora una volta, i suoi difetti.
Sono certo che Pioli saprà trovare i correttivi. Abbiamo piena fiducia in lui e nei nostri ragazzi.