Luiz Inacio Lula da Silva è stato investito ieri come presidente del Brasile per la terza volta, dopo aver prestato giuramento davanti al Congresso.
A due mesi dalla vittoria alle elezioni, succede al presidente di estrema destra Jair Bolsonaro, 77 anni, che ha lasciato il Paese due giorni prima della fine del suo mandato e che l’icona della sinistra brasaliana ha superato di poco al ballottaggio di ottobre.
La cerimonia di investitura, posta sotto stretta sorveglianza, è stata snobbata dal capo di Stato uscente che non ha consegnato quindi la fascia presidenziale al suo successore come è tradizione democratica, cosa che non accadeva dal 1985 e dalla fine del regime militare.
Al Congresso è stato osservato un minuto di silenzio in omaggio alla leggenda del calcio brasiliano Pelé, morto di cancro giovedì, e al Papa emerito Benedetto XVI, deceduto sabato, poco prima dell’insediamento di Lula.