Il caso della studentessa dell’Università di Princeton trovata morta nel campus ha fatto grande scalpore negli Stati Uniti. Oggi, a due mesi dalla scomparsa, è stata rivelata la causa del decesso della ragazza. Misrach Ewunetie si è suicidata.
L’autopsia effettuata dal medico legale della contea di Middlesex ha stabilito come la ventenne sia morta per “tossicità da bupropione, escitalopram e idrossizina”, sostanze che hanno indotto gli inquirenti a trarre questa conclusione.
Il bupropione e l’escitalopram, che di solito si trovano nel Wellbrutin e nel Lexapro, sono generalmente usati per trattare la depressione, mentre l’idrossizina è un antistaminico somministrato per le reazioni allergiche.
Originaria dell’Etiopia, Ewunetie si stava specializzando in sociologia ed era stata vista nel suo dormitorio per l’ultima volta il 14 ottobre. La sua famiglia in Ohio ne ha denunciato la scomparsa due giorni dopo, quando non si è presentata a un appuntamento per richiedere la cittadinanza statunitense.
In un’e-mail inviata alla comunità universitaria poco dopo la scoperta del corpo della giovane, il vicepresidente di Princeton W. Rochelle Calhoun aveva definito la sua morte “una tragedia impensabile”.
“I nostri pensieri vanno alla sua famiglia, ai suoi amici e ai molti altri che l’hanno conosciuta e amata”.
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