Spinti dai rischi per la sicurezza e dal desiderio di privacy, gli ultra-ricchi proprietari di jet hanno deciso di vendere i loro jet privati e invece affittarne uno ogni volta che devono spostarsi.
Il monitoraggio dei loro movimenti effettuato da parte di siti Web e account di social media dedicati a individuare la loro esatta ubicazione li ha spinti a disfarsi del principale simbolo della loro ricchezza.
L’esempio più famoso è quello di Elon Musk, che ha dichiarato di voler intraprendere un’azione legale contro il titolare di un account Twitter la cui attività consiste nel segue il suo tutte le mosse del suo jet privato, sostenendo che questo continuo controllo abbia messo in pericolo suo figlio.
Dopo l’annuncio, L’account @ElonJet, con più di mezzo milione di follower, è stato sospeso. Il suo proprietario, il 20enne Jack Sweeney utilizzava le informazioni di tracciamento dei voli disponibili al pubblico per twittare ogni volta che il jet di Musk decollava ed atterrava.
“Ieri sera – aveva dichiarato il miliardario – l’auto che trasportava mio figlio lil X a Los Angeles è stata seguita da uno stalker pazzo (che pensava fossi io), che poi ha bloccato l’auto e si è arrampicato sul cofano”.
“Qualsiasi account che riveli la posizione in tempo reale delle persone sarà sospeso – ha aggiunto – perché è una violazione della sicurezza delle persone”.