Più di 4 tonnellate e mezza di droga, equivalenti a 379 milioni di dosi – abbastanza per far andare in overdose ogni cittadino americano. È l’impressionante quantitativo di fentanyl sequestrato dalla Drug Enforcement Administration (DEA) statunitense lungo tutto il 2022.
Si tratta di una quantità più che doppia rispetto a quella sequestrata nel 2021, simbolo che l’utilizzo di fentanyl – un analgesico 50 volte più potente dell’eroina – è in netto aumento. Nello specifico, la DEA avrebbe recuperato più di 4.500 kg di fentanyl e più di 50,6 milioni di compresse camuffate in modo da sembrare altri farmaci da prescrizione.
Gran parte delle sostanze stupefacenti, secondo gli inquirenti, è entrata negli Stati Uniti attraverso le famigerate tratte che partono dal Messico, e che rappresentano una fonte di lautissimi guadagni per i cartelli narcos. Secondo l’agenzia anti-droga USA, il grosso della produzione è concentrata in alcuni laboratori segreti gestiti dai clan di Sinaloa e Jalisco, che utilizzano sostanze chimiche provenienti dalla Cina.
“La massima priorità operativa della DEA è sconfiggere i due cartelli della droga messicani – i cartelli di Sinaloa e Jalisco (CJNG) – che sono i principali responsabili del fentanyl che oggi uccide gli americani”, ha dichiarato l’amministratrice della DEA Anne Milgram. Due terzi degli oltre 100.000 decessi per overdose verificatisi l’anno scorso negli USA erano infatti dovuti al fentanyl.
Nel 2022 i blitz delle squadre anti-narcotici hanno portato inoltre al sequestro 60 tonnellate di metanfetamina, 2 tonnellate di eroina e oltre 200 tonnellate di cocaina.