“Non tacerò e l’America non tacerà” sull’antisemitismo. A prometterlo è stato il presidente statunitense Joe Biden, intervenuto lunedì in occasione di un incontro alla Casa Bianca per festeggiare il secondo giorno di Hanukkah, la festa ebraica delle luci.
La ricorrenza, caratterizzata da lauti banchetti e candele, avviene quest’anno nel bel mezzo di una recrudescenza degli episodi di discriminazione nei confronti della comunità ebraica in tutto il mondo, che gli attivisti attribuiscono alla disinformazione e ai discorsi d’odio online.
A sdoganare l’antisemitismo è stata inoltre la controversa decisione dell’ex presidente Donald Trump di ospitare nella sua residenza in Florida il negazionista dell’Olocausto Nick Fuentes e il rapper Ye (noto ai più con il suo appellativo precedente di Kanye West), che è finito nella bufera per una serie di commenti antisemiti ed elogi verso Adolf Hitler.
Secondo un report pubblicato ad aprile dall’Anti-Defamation League, solo negli Stati Uniti l’anno scorso si sono verificati 2.717 atti di antisemitismo, in aumento del 34% rispetto al 2020 e il numero più alto da quando l’organizzazione ebraica ha iniziato a tenere traccia di tali eventi nel 1979.
“Il male” e “l’odio” non prevarranno negli Stati Uniti, ha esordito Biden. “Riconosco la vostra paura. Siete feriti. Siete preoccupati che questo veleno violento stia diventando troppo normale”, ha aggiunto riferendosi alla comunità ebraica presente all’evento a Washington. “Il silenzio è complicità. Non dobbiamo rimanere in silenzio”.
Il leader statunitense ha poi annunciato che quest’anno la Casa Bianca avrà la propria menorah, il portacandele che gli ebrei tengono acceso per otto notti consecutive.
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