Sandy Hook dieci anni dopo il massacro. Una delle pagine più nere e più tristi della violenza armata nelle scuole americane è stata ricordata oggi dai genitori delle giovani vittime.
Dieci anni fa nel piccolo e lussuoso villaggio di Newtown in Connecticut 20 bambini della scuola elementare e sei insegnanti furono assassinati da un giovane psicolabile di 20 anni in una delle peggiori sparatorie di massa degli Stati Uniti.
Alle 9:30 del 14 dicembre 2012, Adam Lanza entrò nella scuola armato di un fucile d’assalto Bushmaster AR-15 e due pistole dopo aver ucciso a casa sua madre. Sparò più di 150 colpi nei corridoi e nelle aule, lasciando per terra i corpi privi di vita di 20 bambini di sei e sette anni e di sei persone che lavoravano nella scuola. Dopo il massacro Adam Lanza si tolse la vita sparandosi un colpo di pistola in testa. Un massacro che ha scioccato gli Stati Uniti e il mondo, ha innescato misure di sicurezza nelle scuole e ha rinnovato una controversa lotta per le leggi sul controllo delle armi.
Il dolore e l’indignazione attanagliarono la nazione. Il presidente Barack Obama fece un discorso alla Nazione con il volto solcato dalle lacrime. Da tutto il mondo vennero mandati i messaggi di solidarietà ai genitori delle vittime della piccola città del Connecticut. Ciò nonostante solo quattro mesi dopo, il Congresso bocciò la risposta legislativa per la riforma delle armi. Ma non solo. Attraverso i social media da allora è partita una intensa campagna in difesa del Secondo Emendamento. Gli estremisti pro-armi hanno da quel momento hanno preso di mira attivisti e politici che chiedevano restrizioni e cambiamenti sull’acquisto delle armi. Ad oggi si calcola che i 334 milioni di americani che vivono negli Stati Uniti hanno oltre 400 milioni di armi da fuoco. Incluse le armi di assalto, i fucili usati nelle operazioni militari. Un esercito ombra all’interno del Paese.
A febbraio, le famiglie dei bambini uccisi a Sandy Hook hanno raggiunto un accordo di 73 milioni di dollari con la fabbrica di armi Remington, che ha realizzato il fucile usato da Adam Lanza per il massacro. Le giurie del Connecticut e del Texas hanno ordinato al giornalista radiofonico di estrema destra Alex Jones di pagare 1,4 miliardi di dollari per aver volutamente disinformato milioni di americani affermando nelle sue trasmissioni che il massacro era una bufala inventata dall’amministrazione Obama per abrogare il Secondo Emendamento della Costituzione, quello che sancisce il diritto di poter acquistare le armi.
A metà novembre è stato aperto un memoriale per le 26 vittime nei pressi della nuova scuola elementare costruita per sostituire quella demolita dopo la sparatoria.
Nel decennio successivo alla sparatoria altre violenze hanno acceso dibattiti negli Stati Uniti sulla salute mentale di chi vuole acquistare armi e sul modo migliore per proteggere le scuole. Secondo un rapporto del 2014 del Connecticut Office of the Child Advocate, le malattie psichiatriche di Adam Lanza, che soffriva di attacchi di ansia e di disturbi ossessivi compulsivi “sono state completamente trascurate negli anni precedenti la sparatoria”. Ciò nonostante il giovane aveva fucili e pistole.
Dopo Sandy Hook ci sono state altre sparatorie nelle scuole. Alla Robb Elementary di Uvalde, in Texas, lo scorso maggio, 19 bambini e due insegnanti sono stati uccisi, e alla Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, in Florida, nel febbraio 2018, 17 persone sono state uccise e altre 17 ferite. Ma restrizioni nazionali più severe sulle armi non sono seguite fino a dopo Uvalde, quando il Congresso ha approvato una legislazione che ha ampliato i controlli sui precedenti penali di chi vuole acquistare un’arma e ha rafforzato le misure per togliere le armi in possesso di persone potenzialmente pericolose.

Una legge molto più severa, il Brady Gun Law, passata dopo l’attentato al presidente Ronald Reagan in cui venne gravemente ferito il portavoce dell’ex presidente Jim Brady, che imponeva una indagine su chi acquistava le armi per vedere se aveva precedenti penali o denunce per violenze, una moratoria di cinque giorni tra l’acquisto e il possesso di un’arma e vietava l’acquisto dei fucili d’assalto con caricatori di grande capacità, è scaduta nel 2004 e la lobby delle armi da allora si oppone affinchè venga riproposta.
Negli ultimi dieci anni ci sono state 22 sparatorie nelle scuole in cui sono stati uccisi 69 bambini. E con l’aumento del numero di sparatorie nelle scuole, è aumentato anche il numero delle sparatorie di massa, quasi triplicato dal 2013, secondo il Gun Violence Archive, un’organizzazione no-profit che raccoglie informazioni sulle sparatorie.
L’organizzazione sostiene che le cause che danno origine alle sparatorie di massa sono sempre le stesse: la mancanza di controlli sulla salute mentale di chi vuole acquistare un’arma e i fucili d’assalto.