Il parlamento dell’Indonesia ha approvato all’unanimità martedì un nuovo codice penale che criminalizza i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio, in aggiunta a una serie di misure che, sostengono i critici, mettono a rischio i diritti e le libertà fondamentali del Paese asiatico.
La nuova legge vieta la convivenza prima del matrimonio e l’apostasia (abbandono della religione), e si applica tanto ai residenti quanto ai turisti. Il nuovo codice penale prevede inoltre sanzioni per chi insulta il presidente o esprime opinioni incompatibili con l’ideologia nazionale.
“Tutti hanno concordato di ratificare la (bozza di modifiche) in legge”, ha dichiarato il legislatore Bambang Wuryanto, che ha presieduto la commissione parlamentare incaricata di rivedere il codice di epoca coloniale. “Il vecchio codice appartiene all’eredità olandese… e non è più rilevante”, ha aggiunto.
L’Indonesia, che è il più grande Paese a maggioranza musulmana del mondo, sta attraversando negli ultimi anni un’impennata del conservatorismo religioso. In alcune aree della nazione, specialmente nella provincia semi-autonoma di Aceh, sono ad esempio già in vigore rigide norme islamiche quali il divieto di alcol e gioco d’azzardo, oltre a fustigazioni pubbliche per adulteri e omosessuali.
Gli emendamenti votati martedì prevedono che avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio possa comportare un anno di carcere.