È mistero in Ohio, dove il proprietario della United Furniture Industries (UFI) – che la scorsa settimana aveva licenziato 2.700 dipendenti via sms ed e-mail nel bel mezzo della notte – risulta disperso dopo aver discusso con il consiglio di amministrazione e i finanziatori dell’azienda sull’opportunità di presentare istanza di fallimento societario.
Il ricco uomo d’affari David Belford aveva mantenuto il silenzio dopo aver licenziato tutti i suoi dipendenti nelle sedi in Mississippi, North Carolina e California poco prima del Giorno del Ringraziamento, nonostante i tentativi dei finanziatori e degli avvocati dei dipendenti licenziati di contattare l’UFI.
Secondo Philip Hearn, avvocato di centinaia di lavoratori licenziati in Mississippi, molti ex lavoratori stanno diffondendo notizie secondo cui Belford sarebbe volato a Parigi dopo i licenziamenti.
“Nessuno ha notizie del proprietario. Non risponde alle telefonate di nessuno. È una situazione orribile”, ha dichiarato al New York Post una fonte a conoscenza della situazione.
In una riunione d’emergenza del 20 novembre, il consiglio di amministrazione dell’azienda con sede a Tupelo, nel Mississippi, aveva deciso di presentare istanza di protezione per bancarotta ai sensi del Capitolo 11. Secondo Hearn, che è l’avvocato di oltre 600 dipendenti dell’UFI in Mississippi, molti dei quali di livello superiore, Belford avrebbe però scartato la proposta il giorno successivo.
Il 21 novembre, mentre i dipendenti dell’UFI dormivano, hanno ricevuto e-mail e messaggi che li avvertivano di non presentarsi al lavoro l’indomani perché le loro posizioni erano state cancellate all’istante insieme alla loro assicurazione sanitaria.
Nonostante le gravi circostanze, l’azienda non ha chiesto la protezione dalla bancarotta o dalla liquidazione. Belford rimane al momento il solo ad avere il potere di prendere decisioni legali.
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