La Federal Communications Commission, l’agenzia federale americana che regola le comunicazioni, ha vietato la vendita e l’importazione di strumenti e apparecchi elettronici prodotti dalle cinesi Huawei e Zte.
Il motivo è legato a preoccupazioni inerenti la sicurezza interna. Il divieto segna l’ultima escalation della politica americana nei confronti della Cina, le cui tensioni sono cominciate sotto l’amministrazione Obama e hanno registrato un’accelerazione con la presidenza Trump.
ll provvedimento riguarda anche altre compagnie cinesi che si occupano di videosorveglianza e trasmissioni radio, incluse Hytera Communications, Hagzhou Hikvision Digital Technology e Dahua Technology e in futuro potrebbe toccare ad altre aziende cinesi.
“La nostra decisione unanime – ha spiegato Brendan Carr, a capo dell’agenzia – rappresenta la prima volta nella storia in cui la commissione non ha autorizzato nuovi prodotti sulla base di preoccupazioni di sicurezza interna”.
Negli ultimi anni altri Paesi come Canada, Regno Unito e Australia hanno intensificato le restrizioni all’uso della tecnologia 5G da parte di Huawei e Zte. La prima aveva garantito, in passato, che non avrebbe mai fornito i dati al governo cinese. Il capo del dipartimento sicurezza di Huawei, Andy Purdy, ha contestato la decisione dell’organo di controllo, sostenendo che il divieto finirà per danneggiare l’occupazione negli Stati Uniti perché la compagnia cinese spende più di undici miliardi all’anno per acquistare forniture dalle aziende americane.
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