Era in vacanza a Disney World con la moglie e il figlio piccolo, ma anche in quell’occasione non ha resistito ad abusare di fentanyl.
Philip Weybourne, un dirigente informatico britannico, è morto per overdose in Florida, in quello che sembrava a tutti gli effetti un giorno come un altro. Aveva solo 40 anni e poco prima di intossicarsi era andato a pranzo con la moglie. “Era stata una giornata rilassante – racconta la donna – avevamo avuto un ottimo pranzo”.
Weybourne, che nella vita faceva il direttore della Excis Compliance Limited per il Medio Oriente, aveva poi deciso di uscire e andare a bere in un bar dello Yacht Club di Disney. Da quel momento, di lui, non si sono avute più notizie. Quella sera, qualcuno si è presentato nella stanza d’albergo della sua famiglia per informarli del fatto che Philip fosse stato trasportato d’urgenza in un ospedale di Celebration.
“Ho chiesto loro se si trattasse di un colpo di calore o di un attacco di cuore”, ha detto la moglie in tribunale. Ma Weybourne era già morto quando lei è arrivata al pronto soccorso. Si pensava a un arresto cardiaco, ma l’esame effettuato dopo il decesso non ha lasciato spazio a dubbi: overdose di fenantyl.
La famiglia non ha voluto rilasciare ulteriori commenti. “Abbiamo parlato della vita di Philip al suo funerale – hanno dichiarato allo Uk Times – ora è tempo di andare avanti”.
Il fenantyl è un oppioide sintetico fino a 50 volte più potente dell’eroina e una dose di soli 2 milligrammi può risultare fatale.
Secondo i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, l’anno scorso più di 71.000 americani sono morti per overdose di fentanil – quasi 195 al giorno: la droga più letale del paese.