Appena cinque giorni dopo aver annunciato la sua scesa in campo per le presidenziali del 2024, Donald Trump riceve in regalo da Elon Musk il rientro su Twitter. Erano due anni che l’ex presidente era stato espulso dalla piattaforma di microblogging in seguito ai messaggi provocatori che aveva mandato durante l’assalto in Campidoglio del 6 gennaio 2021.
Dopo l’uscita da Twitter Trump ha fondato con l’aiuto di un gruppo di finanziatori la sua piattaforma Truth Social e ha ripetutamente sostenuto che non intende abbandonarla per tornare su Twitter, ma è difficile immaginare che l’ex presidente voglia rinunciare ad una piattaforma che espone i suoi messaggi a milioni e milioni di followers e potrebbero rimetterlo al centro del dibattito politico minuto per minuto.
“Votate con positività ma non preoccupatevi, non andrò da nessuna parte”, ha coerentemente scritto Trump su Truth, definendolo “speciale”. E in un video collegamento con l’assemblea della Republican Jewish Coalition, il tycoon newyorkese ha affermato che il suo social “funziona meglio” mentre Twitter “ha molti problemi”, “molti bot e account falsi”.
E’ pur vero che Twitter sta attraversando un periodo di grande difficoltà da quando Musk ne ha preso le redini dopo averlo acquistato per 44 miliardi di dollari ed ha lanciato un’operazione di pulizia interna con due ondate di licenziamenti.
Nei giorni scorsi Musk aveva mandato un ultimatum ai dipendenti chiedendo un impegno a lavorare lunghe ore e intensamente oppure rassegnare le dimissioni. L’ondata di dimissioni è stata tale che lo scorso giovedì si è cominciato a sospettare che Twitter non abbia le forze necessarie a difendersi da eventuali problemi e attacchi digitali.