Avrebbe finto la sua morte, cambiato identità e si sarebbe trasferito dall’altra parte dell’Atlantica per sfuggire alle accuse di stupro e violenza sessuale.
La polizia scozzese ha arrestato un cittadino statunitense di nome Nicholas Rossi che sostiene di chiamarsi invece ‘Arthur Knight’ e di essere vittima di uno scambio di persona. Non della stessa opinione la Corte dello sceriffo di Edimburgo, che ha compiuto un test sulle impronte digitali e sui tatuaggi dell’uomo, corrispondenti entrambi al profilo di Rossi.
L’uomo, ricercato dalle autorità statunitensi e dall’INTERPOL con l’accusa di stupro e violenza sessuale, avrebbe inscenato la propria morte fuggendo in Scozia per evitare di essere processato per i suoi crimini. Lì avrebbe assunto l’identità di un fittizio Arthur Knight, orfano irlandese che non ha mai messo piede negli Stati Uniti.

Per spiegare perché i suoi tatuaggi siano uguali a quelli di Rossi, l’uomo sostiene che gli siano stati fatti mentre era ricoverato in un ospedale di Glasgow (per Covid) per ‘incastrarlo’. Lo sceriffo McFadyen ha però respinto le affermazioni, definendole “poco plausibili” e “fantasiose”, e sostenendo invece che i suoi ripetuti cambi di nome sono “coerenti con una persona che si sta nascondendo da qualcuno o qualcosa”.
Rossi/Knight dovrà ora affrontare un’udienza nella capitale scozzese in cui si deciderà se estradarlo negli USA. Tra gli episodi di violenza sessuale contestatigli ci sono almeno tre aggressioni contro ragazze nello Utah.