Avrebbe rapito e ucciso una donna incinta per rubarle il figlio che portava in grembo. È l’agghiacciante accusa che le autorità federali hanno mosso contro una 42enne del Missouri, aiutata dal marito a coprire il tutto.
Amber Waterman è ora accusata di aver ucciso Ashley Bush, 33 anni, e il suo feto, mentre il marito Jamie Waterman, 42 anni, lo è per aver contribuito a bruciare il corpo della vittima e a nascondere i suoi resti.
La scomparsa della signora Bush, residente a Siloam Springs, Arkansas, era stata denunciata lunedì. Secondo il fidanzato, la vittima era andata a prendere “Lucy” per recarsi insieme a un colloquio di lavoro. Gli inquirenti hanno ragione di credere che “Lucy” fosse in realtà Amber Waterman, che avrebbe usato uno pseudonimo per i suoi progetti criminali.

Secondo gli investigatori, Ashley Bush sarebbe morta per una ferita da arma da fuoco inflittale da Amber, che ha poi fatto vedere il cadavere al marito. I Waterman hanno così trasportato il corpo in una buca e gli hanno dato fuoco, occultando i resti in un luogo isolato.
Il corpo del figlio non ancora nato di Bush è stato trovato mercoledì in un altro luogo. Qualora venisse ritenuta responsabile dei reati, Amber rischierebbe la pena di morte.