I colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense Joe Biden potrebbero avere luogo se Washington sarà disposta ad ascoltare le preoccupazioni di Mosca e a tornare a discutere di garanzie di sicurezza.
A dichiararlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, in un’intervista alla rete televisiva Rossija-1. Quando gli è stato chiesto quale potrebbe essere il punto di partenza per un eventuale vertice, Peskov ha indicato “la volontà degli Stati Uniti di ascoltare le nostre preoccupazioni”.
Nel frattempo, il ministro degli esteri Sergej Lavrov ha paragonato la situazione odierna alla crisi dei missili a Cuba, poiché “le minacce immediate sono proprio ai confini della Russia”. Il capo della diplomazia moscovita ha affermato di non vedere ancora la volontà degli USA e dei suoi alleati di mostrare responsabilità e saggezza nel risolvere la situazione in Ucraina.
Le dichiarazioni di Peskov e Lavrov arrivano a poche ore dalla decisione del Cremlino di sospendere immediatamente l’accordo sul grano, mediato dall’ONU, che finora ha permesso di esportare oltre 9 milioni di tonnellate di grano dall’Ucraina al resto del mondo e ha fatto scendere sensibilmente i prezzi alimentari globali.