Il primo ministro Liz Truss ha annunciato giovedì le sue dimissioni, pochi giorni dopo che il nuovo ministro delle Finanze ha annullato tutti i tagli fiscali previsti spazzando via un’agenda di libero mercato che prometteva una svolta politica radicale per la Gran Bretagna e che invece ha gettato il Paese in settimane di turbolenze economiche e politiche.
“Non sono in grado di portare a termine il mandato per il quale sono stata eletta”, ha dichiarato in un breve discorso fuori Downing Street.
Ha detto di aver informato il re Carlo III e che sarebbe rimasta leader e primo ministro fino alla scelta di un successore entro una settimana.
La sua rinuncia, dopo solo sei settimane di mandato, getta il partito conservatore in un ulteriore scompiglio, dopo la disordinata fuga di Boris Johnson durante l’estate.
L’annuncio è arrivato pochi minuti dopo che l’incontro tenuto da Truss con Graham Brady, capo di un gruppo di legislatori conservatori noto come Comitato 1922, che svolge un ruolo influente nella selezione del leader del partito. Nelle ultime settimane, il sostegno ai conservatori era crollato nei sondaggi.
Fonti della diplomazia russa, dopo le dimissioni della premier, hanno commentato “Il Regno Unito non ha mai vissuto un tale imbarazzo”.