Gli Stati Uniti e il Messico hanno sottoscritto mercoledì un accordo per contenere l’ondata migratoria al confine meridionale, concedendo a 24.000 migranti venezuelani di entrare legalmente negli USA e deportando i rimanenti clandestini in Messico.
La norma, in vigore da subito, consente ai suddetti migranti “qualificati” di entrare negli Stati Uniti per via aerea e di rimanervi per un massimo di due anni. Per ottenere l’autorizzazione è richiesto che una persona o un’organizzazione con sede negli Stati Uniti sponsorizzi formalmente (e finanziariamente) il richiedente, il quale deve trovarsi ancora in Venezuela e non deve aver ancora varcato il confine tra Stati Uniti e Messico.
Al contrario, i venezuelani che attraversano illegali la frontiera meridionale rischiano ora di essere deportati subito in Messico, complice una controversa politica dell’era Trump (nota come “Titolo 42”) che consente agli USA di espellere prontamente gli stranieri non autorizzati, negando loro la possibilità di richiedere asilo negli States.
Il numero di migranti accettati, 24.000, costituisce una minuscola frazione dei circa 150.000 cittadini dello Stato sudamericano prelevati al confine USA-Messico tra ottobre 2021 e agosto 2022. Negli ultimi cinque anni, inoltre, più di 6 milioni di persone sono fuggite dal Venezuela, a causa della violenza diffusa, della mancanza di cibo, benzina e medicinali e della repressività del regime guidato da Nicolás Maduro.
La misura è stata adottata a meno di un mese dalle elezioni statunitensi di midterm, cruciali per il controllo del Congresso e per l’azione dell’amministrazione dem di Joe Biden, che negli ultimi mesi è stata bersaglio di feroci critiche proprio per la scarsa incisività dei controlli al confine meridionale.
“Queste azioni mettono in chiaro che esiste un modo legale e ordinato per i venezuelani di entrare negli Stati Uniti, e l’ingresso legale è l’unico modo”, ha dichiarato in un comunicato il segretario alla Sicurezza interna USA Alejandro Mayorkas. “Coloro che tenteranno di attraversare illegalmente il confine meridionale degli Stati Uniti saranno rimpatriati in Messico e non saranno più ammissibili a questo processo in futuro”.
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