Due cittadini russi sono stati presi in custodia dalle autorità statunitensi dopo essere sbarcati sull’isola di San Lorenzo, in Alaska, a bordo di una minuscola imbarcazione per chiedere asilo politico negli USA.
I due uomini, salpati dalla città di Egvekinot, nel nord-est della Russia, hanno compiuto un viaggio di circa 480 km via mare fino al villaggio di Gambell, abitato da meno di 500 abitanti e all’estremità nord-ovest dell’Alaska.
Un funzionario del Dipartimento di Sicurezza Nazionale (DHS) ha aggiunto che la coppia è stata trasferita nella capitale statale Anchorage e che la loro richiesta di asilo è attualmente in fase di revisione.
In una conferenza stampa mercoledì, il governatore dell’Alaska Mike Dunleavy ha dichiarato che quest’ultimo arrivo “è stato una sorpresa per noi”. “Non prevediamo un flusso continuo di individui o una flottiglia di individui. Non abbiamo alcuna indicazione che ciò accadrà, quindi potrebbe trattarsi di un evento unico”, ha aggiunto.
Da quando il presidente Vladimir Putin ha dichiarato una mobilitazione parziale lo scorso 21 settembre, fino a 700.000 uomini potrebbero aver lasciato la Russia. La maggior parte di loro è fuggita via terra in Kazakistan, Georgia e Finlandia, oltre ad altre nazioni europee, mentre quello di Gambell è il primo sbarco in assoluto in Alaska (distante appena qualche decina di km dalla Penisola dei Ciukci russa.