Dopo due anni di ban, Donald Trump potrebbe tornare su Facebook e su Instagram. È quanto traspare dal discorso tenuto in conferenza stampa a Washington da Nick Clegg, il numero uno delle relazioni esterne e degli affari globali di Meta.
A gennaio 2023 potrebbe infatti scadere il divieto dell’ex presidente all’utilizzo dei due social dai quali era stato escluso come conseguenza dei fatti di Capitol Hill il 6 gennaio 2021.
Se il ban dovesse essere revocato, Trump potrebbe tornare a utilizzare la piattaforma per la sua nuova corsa elettorale verso la Casa Bianca. “Se pensiamo che ci siano contenuti sulla nostra piattaforma che porteranno a danni nel mondo reale, e intendo danni fisici – ha detto Nick Clegg – allora sentiamo di avere una chiara responsabilità di agire contro di essi”. Questi “danni potenziali” saranno al centro di una discussione tra esperti in materia, che valuteranno l’opportunità, per Trump, di tornare sulla piattaforma.
Da capire se, in caso di sblocco, l’ex presidente dovrà ripartire da zero o potrà contare sui 35 milioni di follower che si è trovato costretto ad abbandonare due anni fa. “Quando prendi una decisione che interessa la sfera pubblica, devi agire con grande cautela”, ha sottolineato Clegg.
Discorso diverso invece per Twitter, che nel 2021 ha annunciato di aver “sospeso definitivamente” il suo account “per il rischio di un ulteriore incitamento alla violenza”. Elon Musk, il 10 maggio, poco dopo aver dichiarato di voler acquisire la piattaforma di microblogging (decisione su cui poi ha fatto un passo indietro e per cui è in corso una contesa giudiziaria), ha dichiarato che “vietare Twitter a Donald Trump è stato un errore: i divieti permanenti dovrebbero essere estremamente rari”.
La decisione di Twitter di rimuovere l’account di Trump per le ripetute violazioni della sua policy, in particolare per i suoi messaggi che avrebbero incitato alla violenza, per Musk è stata “moralmente sbagliata e totalmente stupida”.
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