La Casa Bianca e il regime afghano hanno concordato uno scambio di prigionieri che ha permesso la liberazione dell’ingegnere americano Mark Frerichs, rapito nel 2020 mentre stava lavorando a progetti di sviluppo nel Paese asiatico.
Il ritorno alla libertà di Frerichs è stato preceduto dalla scelta di Joe Biden di concedere la grazia presidenziale al trafficante di droga afghano Bashir Noorzai, detenuto dagli Stati Uniti dal 2005 e affiliato ai talebani.
Lo scambio di prigionieri è avvenuto lunedì all’aeroporto di Kabul, secondo quanto riportato dal ministro degli Esteri ad interim di Kabul, Amir Khan Muttaqi. Frerichs, un veterano dei Marines originario dell’Illinois, si trova adesso a Doha, in Qatar, e non è chiaro quando farà effettivamente ritorno in patria.
In un comunicato, Biden ha affermato che “portare a buon fine i negoziati che hanno portato alla libertà di Mark ha richiesto decisioni difficili, che non ho preso alla leggera”. Senza però menzionare direttamente l’altro prigioniero afghano, che ha passato 17 anni al fresco dopo che una corte di New York lo ha ritenuto colpevole di contrabbando di eroina per oltre 50 milioni di dollari negli Stati Uniti e in Europa.
In un discorso alle Nazioni Unite a New York, il Segretario di Stato Antony Blinken ha lodato il Qatar per aver contribuito al rilascio di Frerichs.